“Le cattive notizie dalle partecipate”

CIVITAVECCHIA – Sempre più allarmante, da quanto si apprende, la situazione finanziaria delle municipalizzate, in particolare di Hcs, che gestisce il settore rifiuti e i servizi pubblici locali. La holding, sempre più a corto di capitali a causa della mancata riscossione dei crediti che vanta verso l’utenza, omette da mesi di versare gli accantonamenti del personale della Sot Città Pulita, che trascina pertanto nella crisi più nera. Si parla di un buco che oscilla tra i 5 milioni e i 10 milioni di euro. Si ipotizzano anche sottrazioni indebite di risorse finanziarie e si evidenzia il forte passivo causato dalle assunzioni di nuovo personale.
Ma la crisi delle nostre holding, costituite con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti all’utenza, è complessiva. Non è un caso che l’impegno dei manager Mocci e Lupi, la cui nomina aveva fatto tanto ben sperare, venga meno, puntualmente, alla scadenza pattuita. In tale frangente i maggiori pericoli sono per il personale, ed anche per le casse del Comune. Scontati sono gli attacchi di alcune forze politiche, e immancabili le polemiche. Anche perché chi dovrebbe rispondere della preoccupante situazione fa finta di niente, e nonostante il discredito si contiene come se nulla fosse successo.
Ormai è proprio il caso di chiedersi: sulla gestione delle risorse pubbliche, e più in particolare sull’attività amministrativa delle holding, non esistono persone ed organi deputati al controllo? Che fine hanno fatto? Come è stato possibile che non abbiano avuto sentore o prove dell’esistenza di deficit così tanto elevati? E la commissione del controllo analogo perché non ha riferito, come doveva, al Consiglio? E che cosa ha invece fatto?
Noi ci chiediamo se è mai possibile che non si riesca a “mettersi nei panni” dei cittadini che apprendono cose del genere. Non si pensa all’effetto devastante che tali notizie comportano sulla pubblica opinione proprio in un momento in cui la credibilità dei partiti tocca il minimo storico? Il senso comune ci porterebbe a ritenere che tutti possano condividere preoccupazioni di questo tipo, ma evidentemente non è così.
E allora bisognerà che in qualche modo ci si ricordi che anche a Civitavecchia una grossa fetta di cittadini non si sente più rappresentata da buona parte dei politici attuali. Si va facendo strada la convinzione che il sistema dei partiti, degenerato all’evidenza e senza distinzione di sigle in partitocrazia, non vada più tollerato né tantomeno sostenuto. Molti dicono che non andranno a votare, altri sono semplicemente infuriati e pensano a quanto benefico impulso avrebbe ricavato la città da una gestione corretta e lungimirante dei servizi pubblici da parte di società che potrebbero essere dei veri punti di forza dell’assetto economico e sociale cittadino ove interpretassero al meglio il senso dell’organizzazione basata sulle holding. Specialmente in tempi di profonda crisi economica come gli attuali.
A tutti coloro che sono profondamente delusi per quanto avviene noi vogliamo lanciare un messaggio di speranza, dicendo loro che il futuro, come sempre, sta nelle nostre mani. Nelle mani del cittadino, che deve avvertire per intero la responsabilità di votare solo persone che veramente conosce e stima per comportamenti irreprensibili e trasparenti.
Noi ci auguriamo che su questo tema giungano le più ampie smentite e rassicurazioni, perché altrimenti la divaricazione tra amministratori e ammnistrati diverrebbe incolmabile.

Il Consiglio direttivo del Polo civico