Ladispoli. Tutto quello che si può sapere su rifiuti e differenziata

raccolta differenziataLADISPOLI – Il Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli prova a fare chiarezza sulle cifre che ruotano intorno al servizio di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani e sui perché questa chimera chiamata “raccolta differenziata” stenti a partire nella città. Per questi motivi ha deciso di porre 10 domande al delegato all’ambiente Claudio Lupi che ha gentilmente risposto ai quesiti nati durante un’assemblea del Comitato. Domande e risposte che riportiamo qui di seguito.

Quanto costa alla cittadinanza globalmente il servizio di raccolta della RSU ed in particolare quanto conferiamo di indifferenziato in discarica sia in termini di quantità che di costi?

“Bisogna specificare che nel costo globale del servizio è compreso anche lo spazzamento delle strade e altri servizi che il gestore del servizio di nettezza urbana  rende al comune, pertanto possiamo dire che il costo totale annuo per il servizio è di circa € 3.400.000,00 ed il costo annuo per il conferimento in discarica dell’indifferenziato è di circa € 2.000.000,00 per un quantitativo annuo di 23.000 ton. circa. A questo va aggiunto il costo per il conferimento dell’umido  all’impianto di Maccarese, per una spesa di circa € 42.000,00 all’anno  (nel 2011 sono state conferite 296,16 tonnellate)”.

Quali sono le cifre della raccolta differenziata a Ladispoli, suddivisa tra domiciliare e stradale?

“Attualmente facciamo una raccolta differenziata che si aggira intorno al 20%, tra quella  porta a porta e quella stradale. La percentuale sale se a questo aggiungiamo il ritiro e la separazione degli ingombranti, dei raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e del verde”.

Per quali motivi si è ancora fermi a percentuali bassissime di RD e che fine ha fatto il bando di gara europeo per l’affidamento della raccolta porta a porta a tutta la città?

“Uno dei motivi più importanti è stata la difficoltà a reperire fondi da investire in quelle che sono le strutture ed i progetti, di cui non si può fare a meno per procedere ad effettuare una seria raccolta differenziata. Inoltre gli stessi devono anche andare a coprire quelli che sono i maggiori costi iniziali della raccolta porta a porta. La struttura necessaria è l’isola ecologica, adeguata al fabbisogno della città. I progetti sono inerenti alla pianificazione dell’ampliamento a tutta la città della raccolta differenziata  e alla comunicazione che coinvolga i cittadini e che faccia comprendere l’importanza di effettuare una vera separazione dei rifiuti, in modo che possano divenire fonte di introito per la copertura  dei maggiori costi sostenuti per il ritiro a domicilio. viceversa si incrementerebbero solo i costi. Tengo a precisare che tutti questi adempimenti stanno per essere portati a termine. Per quanto riguarda il bando di gara per il servizio n.u. sta per essere pubblicato. Come noto il precedente ha avuto problematiche relative ad un ricorso al TAR. Anche  se questo problema è stato risolto, nel frattempo sono scaduti i termini di legge per  proseguire nelle operazioni di espletamento della gara. Inoltre l’amministrazione è andata avanti nell’espletamento degli adempimenti richiesti dalla Provincia per l’erogazione del finanziamento, un esempio è la realizzazione dell’isola ecologica al tempo inserita nel bando e che oggi stiamo realizzando. Per questi motivi si è reso necessario aggiornare la gara allo stato attuale e pubblicarla nuovamente”.

Cosa succederà il primo gennaio 2013, quando non raggiungeremo il 65% di RD previsto per legge?

“Considerato che solo il 13% dei comuni in Italia raggiunge la percentuale del 65%, sicuramente ci saranno provvedimenti di deroga, in particolare per i comuni che hanno in corso i procedimenti di gara per l’estensione della raccolta differenziata”.

Dal 31 dicembre 2012 non potremo più conferire il tal quale a Cupinoro, come farà Ladispoli?

“Per quanto riguarda Cupinoro, è opportuno sottolineare che nessuno dei 26 comuni che vi conferisce potrà rispettare la percentuale del 65% della raccolta differenziata, è quindi probabile che verranno posti in atto provvedimenti a livello regionale”.

I soldi stanziati dalla provincia per estendere la raccolta porta a porta (si parla di un milione e mezzo di euro)  come sono stati (o saranno) utilizzati nella nostra città?

“Saranno utilizzati per la stessa finalità per cui sono stati stanziati, cioè la raccolta differenziata porta a porta”.

Come vengono smaltiti i rifiuti speciali?

“I rifiuti speciali vengono smaltiti da ditte specializzate, in impianti autorizzati”.

Dove e quando sorgerà la nuova isola ecologica?

“La nuova isola ecologica sarà realizzata all’interno dell’area del depuratore,di proprietà del Comune. I lavori sono già iniziati”.

Dove finiscono attualmente i rifiuti differenziati (carta, plastica, vetro, umido ecc..) raccolti dalla società Massimi?

“Tutti i rifiuti raccolti in maniera differenziata vengono confluiti nei seguenti impianti. Carta: Tre srl Santa palomba. Plastica: Remaplast Pomezia Consorzio Conai. Vetro: Rovere Santa palomba. Umido: Impianto di compostaggio di Maccarese. Legno: Ecolegno Roma srl. Materassi e ingombranti: Tecnoservizi srl Monterotondo scalo Raee:consorzio Raee Metalli: Centro autodemolizioni Amoroso Leonardo e C”.

Il CRZL ha presentato al Comune una formale richiesta di riduzione della Tarsu ai cittadini che effettuano il compostaggio domestico, così come avviene in altri comuni italiani. Risultano delle cause ostative al che ciò avvenga anche a Ladispoli?

“La riduzione della tassa sui rifiuti potrà avvenire solo quando riusciremo a fare una differenziazione di ottimo livello, per far si che questo avvenga è importantissimo avere la collaborazione di tutti i cittadini. Soprattutto di coloro che hanno la possibilità di effettuare il compostaggio domestico, proprio perchè l’umido è il rifiuto che in questo momento incide di più sul costo del conferimento agli impianti di compostaggio. Tutto ciò a causa della mancanza e della distanza dei pochi impianti presenti in Italia. Attualmente l’impianto di compostaggio dove conferiamo l’umido è a Maccarese e la distanza non è eccessiva, ma il costo è comunque rilevante. Quando il nostro quantitativo e quello degli altri comuni che conferiscono nell’impianto aumenterà per effetto della maggiore percentuale di raccolta differenziata, l’impianto non riuscirà più a ricevere i quantitativi, così saremo costretti a portare l’umido in impianti sempre più lontani e con costi di conferimento maggiori anche a causa delle spese relative ai trasporti. Un problema che sussisterà fino a quando non si provvederà a realizzare nuovi impianti di compostaggio, o ancor meglio impianti di digestione anaerobica”.