Ladispoli. Torna la Festa del Partito democratico

Bandiere PdLADISPOLI – Si rinnova l’appuntamento con la Festa del Partto Democratico, giunta quest’anno alla quarta edizione. Tre giorni di dibattiti, stand, musica e intrattenimenti, da venerdì a domenica 11 settembre in piazza Rossellini, in cui l’attenzione politica sarà puntata sulla situazione locale e su quella nazionale, come spiega il segretario del circolo cittadino Luca Caroselli. “In un momento nel quale il Paese sta affrontando una crisi senza precedenti, strangolato da questo Governo incapace di offrire prospettive e impegnato a risolvere problemi giudiziari lontani dalla vita quotidiana dei cittadini, abbiamo il compito di proporre una seria e trasparente alternativa che possa ridare quella fiducia nelle istituzioni messa a repentaglio da quest’ultimo ventennio di cultura berlusconiana. L’alternativa, per essere seria, ha bisogno di essere concreta e trasparente: per questo durante questa Festa Democratica il circolo Pd di Ladispoli vuole porre al centro quelle questioni legate allo sviluppo economico sostenibile che realmente possono incidere nel miglioramento della qualità della vita all’interno di una comunità come la nostra. Il lavoro in primis, ma anche le prospettive di sviluppo di ambiti quali il turismo, il sociale, la cultura e l’ambiente. Uno sviluppo che da un lato riesca a diventare volano occupazionale ed economico e dall’altro ambisca a concretizzare quell’evoluzione culturale necessaria per raggiungere un nuovo livello di cittadinanza. Un’idea di sviluppo che però sia in grado di rimanere con i piedi per terra, accantonando i voli pindarici e la retorica, per essere più concreta e realista possibile, più vicina e aderente ai problemi dei cittadini”.
“Per questo – conclude – la Festa Democratica 2011 sarà un’occasione per gettare le basi di una nuova fase politica che sia in grado di disegnare il profilo della Ladispoli che verrà, partendo da una rinnovata apertura alla partecipazione e alla contaminazione. Una festa per pensare e riflettere rimanendo con i piedi per terra, orientati verso un nuovo orizzonte politico che possa rispondere alla crescente domanda di trasparenza e partecipazione arrivata dagli scorsi appuntamenti elettorali e referendari”.