Ladispoli. Pdl e Udc chiedono un tavolo tecnico per il problema dei senza tetto

barbone clochardLADISPOLI – Continua la serie di incontri con il tessuto sociale di Ladispoli da parte di Pdl e Udc in vista delle prossime elezioni amministrative. I rappresentanti dei due partiti di centrodestra si sono confrontati lo scorso 4 luglio con la Caritas diocesana, incontrando il Direttore don Emanuele Giannone. Alla riunione erano presenti, oltre al coordinatore cittadino del Pdl Fabio Capuani, Felice Mammì, segretario cittadino del partito di Casini, il Capo Gruppo in consiglio comunale del Pdl Filippo Moretti, il Presidente dell’Udc Giorgio Agostini e alcuni membri del direttivo del Pdl. “Don Emanuele – riferisce Capuani – ha presentato una situazione del nostro territorio alquanto complessa e allarmante che vede due fasce distinte di persone in condizioni di grande indigenza: da una parte ci sono persone che vivono in una situazione di estrema povertà dovuta a diverse motivazioni che vanno dalla perdita di un lavoro, a difficoltà di integrazione, a gravi problemi psichici o di dipendenza alcolica, dall’altra una fascia di persone, più numerosa, ma paradossalmente più nascosta, formata da coloro che sono a rischio di povertà. Si tratta di gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese, che non ha una abitazione propria, che è costretta ad accettare un lavoro in nero con tutti i rischi che questo comporta, come per esempio la mancanza di una copertura sanitaria. L’aspetto che tuttavia ci ha maggiormente allarmato e rattristato e che ha motivato la nostra decisione di intervenire pubblicamente – continua Capuani – è stato l’appello che don Emanuele ha fatto alla classe politica cittadina in generale e all’Amministrazione in particolare, di riconoscere con maggiore attenzione il problema dei senza fissa dimora, di farsene carico ed inserirlo nel tavolo delle politiche sociali. Questo significa che fino ad oggi non c’è stata una progettazione adeguata, all’altezza del problema, perché non c’è stata a nostro avviso una piena considerazione politica di questa piaga sociale che vive Ladispoli”.
“Senza voler fare nessun tipo di polemica, vista la natura, la delicatezza e la complessità del tema, sicuramente di difficile interpretazione – commenta Felice Mammì – chiediamo tuttavia con forza la riapertura di un tavolo tecnico che con responsabilità si faccia carico del problema. C’è bisogno di una forte volontà politica che con il contributo e la collaborazione di esperti del settore possa portare, maggioranza ed opposizione, prima di tutto ad una comprensione esatta delle risorse finanziare che si possono utilizzare e poi ad un ripensamento delle azioni fin qui messe in atto per garantire una loro maggiore efficacia. Proprio perché crediamo fortemente che questo sia un ambito nel quale non si possa agire con superficialità – conclude – perché ne va della credibilità della nostra società, attiveremo i rispettivi partiti affinché questo richiamo non sia inascoltato. Non ci può essere un sano sviluppo sociale se non c’è un’attenzione privilegiata nei confronti dei più deboli, degli ultimi, di coloro che necessitano dei beni primari. E’ una questione e un’esigenza di umanità che non può essere disattesa”.