Ladispoli. Paliotta: “Massimo impegno contro l’erosione marina”

SpiaggiaLADISPOLI – “Non ci possiamo arrendere davanti all’avanzare dell’erosione marina: il nostro litorale è una delle maggiori risorse di Ladispoli ed compito dell’Amministrazione comunale fare tutto il possibile per salvaguardarlo e tutelarlo”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, dopo alcune notizie apparse su organi di stampa, ha inteso fare chiarezza sui risultati dei lavori eseguiti negli anni passati per la difesa dall’erosione e sui nuovi progetti che hanno superato la fase della Conferenza dei Servizi.
“In questi ultimi due anni – ha proseguito Paliotta – grazie agli interventi di somma urgenza siamo riusciti a salvare mettendo in sicurezza almeno undici tratti di litorale e altrettante strutture balneari come ad esempio il tratto di Marina di San Nicola dove l’erosione era arrivata fino al percorso pedonale abbattendone un lungo tratto. Grazie a questi interventi siamo riusciti a salvare Torre Flavia, il simbolo di Ladispoli, rinforzando la barriera antierosione realizzando due scogliere in modo da proteggere lo storico monumento dall’acqua del mare. Per fare tutto ciò siamo stati costretti a rivedere una parte dei progetti iniziali sulle barriere antierosione e ad intervenire immediatamente chiedendo uno stralcio di due milioni di euro, dagli otto complessivi finanziati dall’Assessorato regionale all’ambiente, per lavori di somma urgenza”.
“Alla fine dello scorso gennaio – ha concluso Paliotta – l’amministrazione comunale ha inviato alla Regione Lazio i progetti esecutivi per la realizzazione delle scogliere antierosione sul nostro litorale per l’importo di sei milioni di euro. Dalla Conferenza dei servizi che si era conclusa positivamente nei giorni scorsi era emerso che, rispetto ai progetti originari, erano indispensabile delle modifiche. Prima fra tutte quella richiesta dalla Provincia di Roma che, come ente gestore della Palude di Torre Flavia, ha sottolineato la necessità di approntare delle barriere affinché l’ultimo tratto di palude non venga messo a repentaglio dall’avanzare del mare. Inoltre, attraverso delle ipotesi di variante elaborate dal delegato al Demanio in collaborazione con l’Associazione Balneari era stato proposto di mettere in sicurezza anche altri punti del nostro litorale, come ad esempio la foce del Sanguinara o alcune zone di Marina di Palo, che fino allo scorso anno sembravano al riparo dal rischio erosione”.