Ladispoli. Dal 15 novembre parte la videosorveglianza

telecameraLADISPOLI – Videosorveglianza a Ladispoli ci siamo. Dal prossimo 15 novembre, infatti, saranno attive le prime telecamere del sistema di videosorveglianza. L’opera, che sarà completata entro il termine massimo del 20 dicembre, segna una svolta nell’impegno sul fronte della sicurezza cittadina.
“Il sistema – ha detto il delegato alla sicurezza urbana, Pierpaolo Perretta – metterà in sicurezza alcuni dei punti più importanti e nevralgici della nostra città  ma soprattutto doterà il nostro Comune di una centrale operativa con software d’avanguardia ed in grado di sostenere ogni tipo di implementazione. Ciò è di assoluta importanza data la chiara volontà dell’Amministrazione comunale del sindaco Paliotta di ampliare l’utilizzo della videosorveglianza sino ad ottenere una copertura di tutti i quartieri e delle zone più a rischio del territorio. E’, inoltre, in fase di elaborazione  un bando di gara, di prossima pubblicazione, che consentirà di affidare, senza ulteriori costi, ad un Istituto di Sorveglianza privato la centrale operativa. Tale affidamento dovrà garantire la funzionalità ininterrotta del sistema e la presenza di un numero idoneo di pattuglie, in strettissimo contatto con le Forze dell’Ordine, che vigilino sulle zone controllate da telecamere e che siano in grado di intervenire prontamente e nei modi legittimamente più opportuni. A breve  inizieranno anche i lavori di riqualificazione del Parco di Via Firenze realizzati grazie ad un finanziamento regionale ottenuto attraverso il Progetto di Sicurezza Integrata presentato dal comune di Ladispoli. Il Parco verrà, quindi, finalmente “illuminato” rendendone  possibile una fruizione diversa e più sicura. Ringraziamo l’Assessorato ai lavori pubblici per l’impegno messo perché si potessero effettuare i lavori”.
“La videosorveglianza – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – si aggiunge alle molteplici iniziative promosse nel settore della Sicurezza Urbana e rivolte a realizzare un sistema sociale nel quale educazione, prevenzione e repressione si integrino in una risposta civile e civica da fornire alle diverse complessità del territorio”.