Il sesso? I nostri giovani ormai lo scoprono on line

sesso internetI giornalini pornografici che ci si passava tra amici o di nascosto sotto i banchi di scuola? Roba vecchia. I sani ed esperti consigli dei cugini o dei fratelli più grandi? Davvero superati. La sessualità ormai viaggia on line e lo strumento di conoscenza del sesso, praticamente in tutte le sue forme, è decisamente la rete. Una salda conferma è arrivata in tal senso dalla ricerca condotta da Save the Children “Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani” realizzata anche quest’anno da Ipsos. La conclusione è che i pre-adolescenti e gli adolescenti italiani scoprono, esprimono, esibiscono, raccontano e anche sperimentano ormai la propria sessualità attraverso il computer. E i dati fanno sicuramente riflettere. Un ragazzo su tre, infatti, dichiara di aver ricevuto messaggi con riferimenti al sesso mentre il 54% dei teenager diventa “attivo” inviando il suo primo messaggio hard; percentuale che scende, rimanendo comunque alta, al 36%  nei giovanissimi fra i 10 e i 14 anni. Secondo la ricerca poi il 32% di adolescenti dà il suo numero di cellulare a qualcuno conosciuto online, il 27% si dà appuntamento di persona con qualcuno contattato in internet, il 19% riceve video-immagini di persone conosciute solo in rete seminude o nude, il 17% ha rapporti intimi con persone contattate via web, il 13% invia video o immagini di sé seminudo o nudo. La percentuale di ragazzi che incontra qualcuno conosciuto on line sale al 31% nei ragazzi tra i 16 e i 17 anni.  Significativo anche il dato relativo ai rapporti intimi con persone conosciute in rete: il 6,5% nei pre-adolescenti, ben il 19% nei giovani tra i 16 e i 17 anni. Anche se il dato che fa più riflettere è sicuramente quello che riguarda i giovani che inviano immagini o video di sé nudi o comunque svestiti: il 6,5% tra i dodicenni e i tredicenni, il 16% dei 16enni e 17enni.
Quali le conclusioni? La rete è ormai un mezzo di conoscenza del sesso che per la sua enorme diffusione tra i giovani non può certo essere demonizzato o limitato. Il problema semmai è riuscire a creare un equilibrio e porre un giusto confine tra la naturalezza del sesso scoperto e vissuto in rete, frutto di tecnologie che hanno gioco forza cambiato le abitudini dei nostri giovani, e il ricorso ad internet come forma abusata e condizionante di relazione sociale e inserimento tra i coetanei. Se scoprire la propria intimità, aprirla agli altri o addirittura cederla attraverso internet diventa l’unica forma di approvazione e accettazione della propria personalità nel gruppo da parte dei nostri giovani, trasformando la naturalezza degli istinti adolescenziali in obblighi, allora c’è veramente da preoccuparsi e intervenire.