Tra tutte le città colpite dall’onda distruttrice dello tsunami, quella di Ishinamoaki, stando ai numeri che emergono dai report trasmessi dalle agenzie di stampa, è quella che si trova forse in condizioni peggiori.
E’ notizia di questi giorni infatti che, a fronte di dati in costante peggioramento circa il numero complessivo di morti e dispersi (che ammonterebbe a 27mila circa), 10mila sarebbero solo nella città portuale, dove al momento si contano almeno 28mila profughi ammassati in 108 diversi centri.
La situazione in realtà è ancora drammatica e le notizie faticano ad arrivare, vista la totale mancanza di energia elettrica, il che di fatto comporta anche un blackout di comunicazioni, ma di certo si sa che è cominciata la triste conta delle vittime e dei danni, questi ultimi di certo incalcolabili. Secondo le autorità locali non sarà possibile tornare presto alla normalità, dal momento che, solo per ripulire la città dai detriti e dalle macerie saranno necessari due anni di lavoro.