Duna Feniglia: prima le concessioni, poi gli espropri

duna fenigliaORBETELLO – La Riserva Naturale Duna Feniglia, bellissima striscia di sabbia che si estende per circa 6 km tra la collina di Ansedonia ad oriente ed il Monte Argentario a occidente, è al centro di una lite di non poco conto tra residenti e Comune di Orbetello.
A partire dagli anni Settanta, infatti, gli orbetellani hanno potuto usufruire di una sorta di “utilizzo privilegiato” della bellissima area protetta, pagando una sorta di quota per l’affitto di piccoli “alloggi” box a ridosso della spiaggia: in alcuni casi, si tratta di spogliatoi simili alle cabine degli stabilimenti balneari, in altri di mini casette in legno o, in alcuni casi, in muratura. Il tutto con il pacifico benestare del Comune di Orbetello che, agendo come soggetto privato, per oltre 30 anni ha ricavato introiti dall’affare. Ora, improvvisamente, accusano i proprietari di questi box, “è diventato un soggetto pubblico che pretende di espropriare le parti di terreno su cui tali box sorgono e buttarli giù per preservare l’area protetta ed in nome della lotta all’abusivismo”.
Divergenti le posizioni delle due parti. Innanzitutto, va detto che la costituzione della Riserva Naturale risale al 1971. Dunque, per tutto questo tempo, sarebbe stata illecita non solo la costruzione dei box, ma anche, e soprattutto, la riscossione di un affitto da parte del Comune di Orbetello, fatto che andrebbe quindi appurato. Se, però, in questa sorta di “contratto” l’amministrazione risultava come un soggetto privato (e questo è quanto sostengono gli affittuari), allora si potrebbe far valere il diritto di usucapione dato il tempo trascorso. Se, invece, come ora sostiene il Comune di Orbetello, si tratta sempre di suolo pubblico, nessun bene immobile può essere usucapito. Ma allora non si capisce come mai un ente pubblico abbia non solo permesso la costruzione di tali immobili su un’area protetta, ma, come sostengono gli “affitturai”, vi abbia anche ottenuto introiti.
Comunque la si voglia rigirare, la faccenda sembra alquanto contorta. Tanto più che la forza pubblica ha già provveduto all’inizio degli espropri con relativi abbattimenti di alcune casette. Ovviamente, la reazione di quelli che si sono sempre considerati legittimi affittuari non si è fatta attendere e ci sono state situazioni di vera tensione tra i vari soggetti coinvolti.
La vicenda ha solo tre elementi certi. Il primo è che il Comune di Orbetello ha cambiato versione in corso d’opera. Il secondo è che, come sempre in questi casi, a subire le conseguenze sono i cittadini, che si ritenevano legittimi proprietari tanto del terreno quanto dei box. E l’ultimo è che a subire il danno più pesante è stato certamente l’ambiente: il bellissimo scenario della Duna Feniglia, riempito di costruzioni artificiali e abusive.

Ilaria Melis