Discarica ad Allumiere: anche dal territorio un coro di no

mauro mazzolaTARQUINIA – Continuano a levarsi voci di protesta e indignazione dal territorio contro l’ipotesi discarica ad Allumiere. Dopo Battilocchio e Paliotta insorge anche il Sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola (nella foto): “La ‘monnezza’ se la tengano a casa loro – dichiara – Il sindaco Alemanno e il ministro La Russa sono usciti finalmente allo scoperto: il loro obiettivo dichiarato è distruggere il nostro territorio. – prosegue – Ieri, con l’ipotesi di realizzare un CIE (Centro d’Identificazione ed Espulsione); oggi, con quella di realizzare una Malagrotta due, insieme a un impianto di trattamento dei rifiuti e a un gassificatore. L’arroganza dimostrata da parte di questi signori ancora una volta è inaccettabile. Per redigere un serio piano dei rifiuti si rivolgano alla loro amica Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, che, delle tante promesse fatte ai cittadini, non ne ha mantenuta nessuna” Il primo cittadino ribadisce quindi l’assoluta contrarietà del Comune di Tarquinia al progetto: “La capitale deve risolvere il problema dei rifiuti con le sue forze e non scaricarlo sulle altre realtà locali L’Amministrazione non accetterà tale scempio ambientale ed è pronta a ogni forma di protesta civile”.
Parole dure anche da Ivano Peduzzi, capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, e Antonio De Paoli, segretario Federazione della Sinistra di Civitavecchia.
“Nessuna finalità di interesse pubblico – afferma Peduzzi – può giustificare la scelta di installare il nuovo polo di smaltimento sui monti della Tolfa. Il poligono militare la Farnesiana si trova proprio ai confini della zona di Protezione speciale di cui alla direttiva 147/2009/CEE”. “Si tratterebbe – incalza De Paoli – di una nuova istallazione nociva per la salute in una zona già fortemente compromessa da grandi servitù energetiche. Una decisione alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze e con una grande mobilitazione di tutti i cittadini. La Russa ed Alemanno sembrano già essere arrivati ad un accordo. Ma non abbiamo ancora sentito il parere della Presidente Polverini e dell’Assessore Di Paolo che, non troppo tempo fa, assicurarono che non ci sarebbe stato alcun esodo dei rifiuti della Capitale nel resto del Lazio”.
Invitano ad una visione più chiara della situazione i Coordinatori di Sinistra Ecologia e Libertà di Allumiere Manrico Brogi ed Emiliano Stefanini.  “L’eventuale discarica di Allumiere – la loro riflessione – è fortemente collegata alla centrale a carbone di Tvn e da tempo alcuni politici si affrettano a dichiarare di voler bruciare rifiuti a Tvn; è stato rifinanziato il progetto della linea ferroviaria Civitavecchia-Orte, che collega direttamente il luogo individuato come discarica e produzione di Cdr con la centrale di Tvn; è in via di approvazione da parte della Regione Lazio la variante al Prg di Allumiere che individua la zona industriale proprio a pochi metri dei territori militari; nel nuovo piano dei rifiuti della Polverini sono stati eliminati gli Ato, che obbligavano Roma a non poter gestire i propri rifiuti al di fuori del proprio comune. E’ nota da mesi la volontà dell’Amm. Comunale di Allumiere di voler appoggiare un mega impianto di compostaggio sempre in quell’area industriale, che non farebbe altro che smaltire la frazione umida dei rifiuti romani. Riteniamo quindi necessario che tutti i sindaci dei paesi coinvolti, Allumiere in primis, a fare azioni concrete per contrastare la realizzazione della discarica e a non limitarsi a dichiarazioni di contrarietà o approvando mozioni inefficaci  tra comuni, provincia e regione come nella vicenda del carbone”. Per Brogi e Stefanini, dunque, per scongiurare la megadiscarica è necessario “cancellare subito la zona industriale del Comune di Allumiere dalla variante al Prg e limitare il mutamento della vocazione agricola in industriale”.
Si dice infine “pronta alle barricate allo scontro e a farci arrestare tutti” Forza Nuova Cerveteri pur di contrastare la discarica. “Il nostro territorio è già martoriato dalla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord e nello specifico dalla discarica di Cupinoro, che nel 2013 dovrà chiudere, come previsto dal piano rifiuti regionale – afferma Giuseppe Onorato – Roma produce ben 1.765.958 tonnellate di rifiuti l’anno, una mole spaventosa che Allumiere e il suo territorio non può sopportare, né ora, né mai; Faremo fare marcia indietro ad Alemanno e la Ministro la Russa”.