Caos Egitto, islamici in piazza

il cairo egittoErano più di 50.000 persone, quasi tutti erano di fede islamica e in una manifestazione storica oggi al Cairo hanno affollato piazza Tahrir per fare pressione sull’esercito affinché trasferisca il potere a un governo civile eletto, dopo che la giunta ha presentato una proposta per esentare l’esercito dal controllo parlamentare. “Il governo vuole umiliare la gente? Il popolo si è rivoltato contro Mubarak e si rivolterà anche contro la costituzione che ci vogliono imporre”, ha detto un membro di un gruppo salafita ortodosso parlando con un altoparlante.
Immediata la replica delle fonti militari le quali hanno dichiarato che l’esercito consegnerà il potere ad un governo civile nel 2012, senza però specificare una data. Fatta eccezione per la massiccia presenza di uomini con la barba e donne col velo, elementi tipici degli islamici ortodossi, la manifestazione ha ricordato quelle, per lo più laiche, che per 18 giorni hanno contribuito a deporre l’ex presidente Mubarak.
I contestatori in piazza hanno intonato canzoni islamiche prima delle preghiere del venerdì mentre altri hanno distribuito volantini con i quali si chiede il ritiro della proposta costituzionale della giunta e che le elezioni si tengano il più presto possibile. Sui volantini anche slogan poco equivoci: “Abbasso la giunta militare” e “No a rendere l’esercito uno Stato al di sopra dello Stato”.
Le elezioni parlamentari fissate per il 28 novembre potrebbero andare incontro a grossi ostacoli se i partiti politici e il governo non dovessero risolvere la disputa sulla proposta che impedirebbe il controllo parlamentare sull’esercito, di fatto consentendo a quest’ultimo di sfidare un governo eletto. Per cercare di mediare tra la politica e l’esercito il vice-premier Ali al-Silmi si è affrettato a mostrare una bozza costituzionale ai gruppi politici, ad inizio mese, con la quale all’esercito viene garantita autorità esclusiva sui suoi affari interni e sul budget a sua disposizione.
La mossa sembra per ora non aver sortito effetti importanti: 39 tra partiti e gruppi politici hanno fatto sapere in un comunicato congiunto che manifesteranno “per proteggere la democrazia e il trasferimento di potere” dopo il fallimento dei negoziati tra i gruppi islamici e l’attuale esecutivo.