Epigenetica della violenza sulla donna, dr.ssa Simona Gaudi, PhD, Istituto Superiore di Sanità
La violenza contro le donne è un rilevante problema di salute pubblica globale che deve essere affrontato con il coinvolgimento di tutte le professionalità del mondo ospedaliero, assistenziale, sociale e della ricerca. Per contrastare questa emergenza e’ in fase di realizzazione presso l’ISS, Istituto Superiore di Sanità, la linea di ricerca epiREVAMP che intende studiare e identificare le modificazioni che il nostro genoma potrebbe subire in seguito alla violenza. In sinergia con le strutture di Pronto Soccorso stiamo costituendo la prima bio-banca della rete di sorveglianza REVAMP, il cui consenso informato che verrà adottato e’ stato approvato dal Comitato Etico dell’ISS.
In questo scenario si evidenzia la centralità del Pronto Soccorso ospedaliero luogo di accoglienza dove più frequentemente le vittime della violenza di genere si rivolgono, quando decidono di chiedere aiuto o quando il livello di violenza rende assolutamente necessario l’intervento sanitario.
Studiare il profilo epigenetico di una persona significa individuare i segni della violenza a livello molecolare e, poiché si tratta di modificazioni che non cambiano la sequenza del DNA, anche la possibilità di correggerli. In Italia quasi 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito almeno una volta, all’interno o all’esterno della famiglia, una violenza fisica o sessuale, o entrambe. Le conseguenze di queste violenze possono perdurare per l’intero arco dell’esistenza, colpire coloro che vivono con la vittima, in particolare i figli, e avere seri effetti negativi sulla salute fisica e mentale, sulla formazione scolastica, sull’occupazione e sull’economia generale del Paese.