CIVITAVECCHIA – La Cittadella della Musica di Civitavecchia si anima di musica e di voci. Il 21 Maggio, alle ore 19.00, dove il coro cittadino “Note Moleste” ha dettagliatamente organizzato la quinta edizione dell’evento “Choralia”. La sua origine si deve alla volontà dei coristi di diffondere il culto della musica corale, soprattutto tra i giovani, grazie anche alla richiesta del contributo di altri cori regionali tra cui quello della Filarmonica di Civitavecchia, diretto dal Maestro Riccardo Schioppa, il Coro Lavinium di Anzio, diretto dal Maestro Fabrizio Vestri e il Pertini High School Choir, diretto dal Maestro Elisabetta Scolamacchia.
Oltre a rappresentare un evento di notevole arricchimento culturale per la città tuttavia, “Choralia” si figura anche come un traguardo importante quasi al termine di una stagione artistico-corale costellata di molteplici soddisfazioni e di piccole difficoltà, come ci spiega il direttore Giovanni Cernicchiaro: “Per me il timbro e il suono hanno sempre rappresentato l’obiettivo primario. E’ stato infatti l’aspetto su cui mi sono maggiormente soffermato e devo dire che i risultati sono evidenti; pur avendo subito delle perdite a livello numerico e di conseguenza vocale all’inizio dell’anno, tuttavia abbiamo anche ottenuto dei nuovi acquisti che si sono amalgamati bene col resto del coro, il quale non ha presentato problematiche significative nel trovare un nuovo equilibrio in un tempo relativamente breve. Da gennaio infatti, abbiamo preparato cinque nuovi brani che il coro è stato in grado di eseguire nel contesto di due eventi che hanno avuto luogo la settimana scorsa e sono stati un ottimo banco di prova per testare l’esecuzione. In generale il coro lavora molto bene, sono organizzati, studiano e sono contento di poter affermare che vedo sempre più un feedback positivo da parte loro in merito agli insegnamenti e agli stimoli che propongo continuamente”.
Dal momento che uno dei propositi dell’evento è quello di abbattere l’ostacolo del pregiudizio nei confronti della musica corale da parte dei giovani, c’è un messaggio che vorresti diffondere per invogliarli a partecipare?
“Sì, quello che la musica oltre alla componente edonistica, presenta anche una componente intellettuale fornendo una formazione a tutto tondo. Il repertorio corale non risulta pesante se viene eseguito a dovere, e quella del coro oltre ad essere un’esperienza educativa e musicale è anche un’esperienza di vita. Occorre avere coraggio e buttarsi: soltanto sperimentandola avranno modo di apprezzare quella tipoloigia di musica che è vittima di fin troppe etichette pregiudizievoli”.
Giordana Neri