“Festa ai prodotti tipici”: video schock dei ragazzi del “Calamatta”

festa ai prodotti tipiciCIVITAVECCHIA –Un video surreale e fuori di ogni schema quello realizzato dagli alunni delle classi IV T.d.M. e V T.I.E.N. dell’Istituto ISIS “Luigi Calamatta” dal titolo“Festa ai prodotti tipici”. Trenta secondi che non lasciano scampo: bisogna rifletterci su, dopo averlo visto. Tre persone bendate, sedute e con le posate in mano (impugnate quasi come fossero armi), tutte vestite di bianco, con camerieri intorno anche loro tutti in bianco, vengono servite dagli chef in persona. Questi ultimi sono, invece, vestiti di nero e portano ciascuno tre prodotti tipici della nostra terra: un pesce fresco, un bel piatto di pomodori e mozzarelle e dell’acqua limpida. Il punto, però, è che tutti e tre vengono messi, invece che su una tavola, dentro una bara, che poi viene chiusa; e lo spot termina con titoli di coda in cui gli interpreti sono Arsenico, Mercurio e Triolometani in “Festa” ai prodotti tipici.
Un’iniziativa totalmente indipendente, da parte di questi ragazzi che hanno così espresso la loro paura riguardo quello che mangiamo e beviamo ed hanno poi pubblicato il video su Youtube. La segnalazione agli organi di stampa è stata effettuata dal Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti: due categorie decisamente attendibili in materia di salute, che hanno deciso di rendere noto lo spot, come aiuto alla sensibilizzazione sul problema della presenza di tali sostanze nocive alla salute nei cibi e nell’acqua.

Dell’arsenico, infatti, si è tornato a parlare dopo la deroga concessa al Lazio dall’Unione Europea: fino al 31 dicembre 2012, il limite per considerare potabile la nostra acqua sarà di 20 microgrammi (contro i 10 consentiti normalmente). Un limite che, a detta delle stesse istituzioni comunitarie, dovrà assolutamente essere abbassato entro la data prevista, perché una tale presenza di arsenico è da considerarsi gravemente nociva alla salute, in particolare per i bambini sotto i tre anni di età. Secondo i dati diffusi dalla regione stessa, la presenza di arsenico sarebbe da imputare a motivi geomorfologici, ma secondo Unione Europea, medici, farmacisti e studiosi essa potrebbe anche essere causata dal fattore inquinamento. Anche i trialometani contribuiscono ad inquinare l’acqua e sono causa di svariati pericoli, tra cui, ad esempio, l’aumento del rischio di mortalità intrauterine. L’acqua inquinata, ovviamente, rende inquinati anche i prodotti della terra ed i prodotti provenienti dagli animali che di terra e acqua si nutrono. Il mercurio, infine, rende tossici i prodotti ittici: quello che ingeriamo proviene in massima parte dal pesce, soprattutto dai predatori di grossa taglia (ad esempio tonno, pesce spada, anguilla o palombo) perché esso diventa sempre più concentrato man mano che risale i gradini della catena alimentare, per cui nell’uomo arriva a livelli molto pericolosi. Il rischio è quello del bioaccumulo nel cervello, che potrebbe causare seri problemi neurologici. E la presenza del mercurio negli alimenti è da imputare solamente al fattore inquinamento. Per cui, riflettiamo sul video spot dei ragazzi del “Calamatta”…

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Ilaria Melis