Covid. Richiesta di rinvio a giudizio per i vertici della Rsa Bellosguardo

CIVITAVECCHIIA – Il Giudice per le indagini preliminari, Dott. Coniglio, ha fissato per il 7 Giugno 2022 l’udienza preliminare per i vertici della struttura RSA Bellosguardo di Civitavecchia.

A conclusione delle indagini  della Procura  di Civitavecchia, il pubblico ministero, Dott. Savelli, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’amministratrice delegata della società proprietaria della RSA Bellosguardo e del medico responsabile, “per colpa, consistita nella violazione del DPCM 04/03/ 2020 e dell’Ordinanza della Regione Lazio del 13/03/2020 e comunque per imprudenza, negligenza e imperizia, realizzando omissioni, non impedivano il contagio da Covid 19 e il conseguente decesso di alcuni pazienti”.

L’ipotesi di reato è l’omicidio colposo e sarà il Giudice per le indagini preliminari a valutare  se accogliere o meno il rinvio a giudizio. Tra le omissioni contestate dal Pubblico Ministero si legge: “Iniziale sovraffollamento di pazienti in alcune aree comuni tale da non permettere il distanziamento sociale di almeno un metro, né un idoneo distanziamento tra i letti; mancata segnalazione alla ASL roma 4 di pazienti positivi; mancato allontanamento di dipendenti con sintomi covid 19. Con l’aggravante di aver cagionato la morte di più persone.”

I fatti riguarderebbero 12 pazienti deceduti nel periodo tra Aprile e Maggio 2020 durante la prima ondata di pandemia Covid.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA – Con riferimento ai soggetti indagati si evidenzia nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.