“Bombe” pericolose in via Principe Umberto e via Felice Guglielmi

guano piccioniCIVITAVECCHIA – Sporcizia e trascuratezza. Queste le sole parole che possono esprimere la condizione di via Principe Umberto e via Felice Guglielmi, le due centralissime strade che da Corso Centocelle conducono, rispettivamente, a via Cialdi, e via Traiana: per intendersi, quella del noto Bar Italia e quella dell’Oviesse.
Il problema fondamentale, e che nonostante le ripetute lamentele rimane insoluto, è costituito dagli escrementi di piccioni. Si vedono sui muri, sui marciapiedi, sulle grondaie, sui tetti, sulle auto parcheggiate e si rischia di ritrovarli sulla propria camicia, se ci si trova a dover passare per una delle due vie. Insomma, ovunque. Come si può vedere dalla foto allegata, sono chiaramente visibili non solo angoli di marciapiede (soprattutto al basso dei pali della luce) completamente imbrattati, ma persino uova di piccione schiacciate in terra. Su alcune parti della pavimentazione, soprattutto dal lato di via Felice Guglielmi, si è formato un vero e proprio strato di escrementi che, con poche gocce di pioggia, si trasforma in una specie di melma nauseante. Il guano dei piccioni, peraltro, è portatore di spore e batteri e, sciogliendosi, deteriora lo stato di marmi e intonaci. Da quanto riportato da alcune persone che lavorano in zona, si è assistito in più di un’occasione a persone che vi sono scivolate sopra: oltre al fatto di cadere sopra a degli escrementi, ci si può anche far male. E, molto spesso, sono gli stessi commercianti a doversi fare carico di ripulire, per quanto possibile, quantomeno le entrate dei propri esercizi.
Tralasciando il lato estetico e quello del ribrezzo di fronte a tali visioni,  è necessario ricordare che il piccione è portatore di malattie (circa 60, per la precisione), alcune delle quali mortali, contagiose per l’uomo e per gli animali domestici. E per ciò che concerne alcune di tali patologie, non è necessario il contatto diretto con l’escremento dell’animale per poterle contrarre, ma basta il vento a trasportarne i germi. Inoltre, la presenza dei piccioni è inevitabilmente associata a quella dei loro parassiti: soprattutto pulci, acari e zecche.
Come ogni civitavecchiese ben sa, la zona è centrale e, dunque, una delle più frequentate della città, anche perché le due strade incrociano l’area pedonale, affollatissima da adulti e bambini. Urge una ripulita. Si tratta di una questione di decoro della città, è vero, ma anche di salute, così come di diritto dei proprietari dei negozi il cui ingresso si affaccia sulle due vie a non dover lavare il marciapiede. Esistono interventi di allontanamento scientifico dei piccioni: metodi che, attraverso il monitoraggio ambientale, pianificano strategie di dissuasione dei volatili e stabiliscono soluzioni finalizzate al ripristino delle iniziali condizioni naturali che non determinerebbero una presenza tanto massiccia degli uccelli in zone dove essi non dovrebbero risiedere abitualmente. E, come è ovvio, esistono interventi di disinfezione per eliminare lo strato di guano ed i batteri.
Basterebbe che chi amministra Civitavecchia spendesse un po’ di soldini (visto che se ne spendono tanti in interventi pressoché inutili) per condurre i piccioni in zone più adatte alla loro vita, che migliorerebbe, così come quella di commercianti e frequentatori abituali ed occasionali di via Felice Guglielmi e via Principe Umberto.

Ilaria Melis