Anche i tunisini della De Carolis tra i migranti bloccati dalla Francia a Ventimiglia

immigratiCIVITAVECCHIA – Ci sono anche alcuni tunisini partiti dalla caserma De Carolis tra i migranti bloccati ieri al confine dalla polizia francese nella giornata che ha segnato nuove preoccupanti tensioni tra il Governo italiano e quello transalpino. Partiti nella mattinata dalla stazione di Civitavecchia destinazione Francia, come noto, i tunisini sono rimasti bloccati per diverse ore a Ventimiglia dopo lo stop imposto dalle autorità d’Oltralpe; ufficialmente, hanno spiegato fonti di Sarkozy, come misura cautelare per le manifestazioni indette a sostegno degli immigrati in territorio italiano, in realtà perché i permessi temporanei rilasciati dal Governo italiano non vengono ancora considerati validi a tutti gli effetti dalla polizia francese. Ed è facile ipotizzare che analogo problema di convogli bloccati alla frontiera potrà ripetersi anche nei prossimi giorni.
Intanto questa mattina alla De Carolis riprenderanno le normali attività: è previsto il rilascio dei permessi di soggiorno ad un altro gruppo di cittadini tunisini. Gli ospiti della caserma verranno comunque fatti uscire a scaglioni composti massimo da 5 o 6 unità, accompagnate da personale volontario della Protezione Civile e da mediatori culturali, favorendo in tal modo le operazioni di utilizzo dei treni.
“È importante – ha dichiarato l’Assessore con delega alla Protezione Civile, Andrea Pierfederici – che si dia modo, per questioni sia logistiche che di ordine pubblico, ai tunisini di raggiungere con la necessaria assistenza la stazione ferroviaria, dalla quale la maggior parte di loro prenderà i mezzi che li porteranno alle destinazioni finali. L’operazione De Carolis sta quindi volgendo al termine, il flusso di immigrati è stato gestito bene nonostante i tempi strettissimi entro i quali siamo stati allertati, dopo i comprensibili momenti di tensione mostrati dai nostri ospiti, che hanno atteso dieci giorni prima di vedere soddisfatta la richiesta di avere un documento identificativo, ora il clima all’interno dell’ex Caserma è quasi festoso e il Comune di Civitavecchia ha dimostrato di saper superare una prova di grande responsabilità con efficienza e professionalità, pur nei limiti di ciò che un ente pubblico locale può fare”