Abusivismo al Porto, lite tra Acavet e Pro Loco

porto2CIVITAVECCHIA – Botta e risposta tra Acavet, Associazione Comprensoriale Agenzie di Viaggi e Turismo, e Pro Loco in materia di presunto abusivismo nella vendita di pacchetti e servizi turistici al porto.
“E’ un’attività abusiva – aveva affermato la scorsa settimana Cesare La Rosa, Presidente di Acavet – quella esercitata dalla Pro Loco nel box posto al terminal navette Forte Michelangelo, che genera, essendo di fatto tollerata, il progressivo aumento di iniziative abusive effettuate fuori delle vigenti normative senza alcun contratto in ordine alla tutela del turista”.
L’attacco di La Rosa riguarda l’assenza di approvazioni delle Autorità di controllo e di garanzie assicurative, ma anche il presunto non rispetto delle norme comunitarie riguardanti i servizi turistici.
“Nessun listino di prezzi – proseguiva il Presidente di Acavet – nessun riferimento a servizi compresi o esclusi o a riduzioni e supplementi. La Pro Loco gestisce l’area terminal navette offrendo tutti i servizi, in ciò favorita da una veste ufficiale di ufficio turistico locale il cui operato dovrebbe, fra l’altro, essere quello di promuovere l’afflusso turistico verso la città a vantaggio degli operatori locali, dei commerci e delle ristorazioni. I servizi offerti comportano, però, proprio il contrario: favorendo escursioni e servizi turistici per destinazioni diverse, principalmente Roma, tali iniziative sono destinate ad impoverire il tessuto commerciale cittadino nel momento in cui la massa dei turisti viene orientata fuori dal territorio”.
Ma ad esser danneggiato, non sarebbe solo il commercio turistico cittadino, quanto, soprattutto, i concorrenti che operano nello stesso settore della Pro Loco per ciò che concerne l’afflusso turistico al porto.
“La Pro Loco, promuovendo iniziative (come l’autopullman per escursione a Roma Vaticano) determina una sleale concorrenza nei confronti dei noleggiatori con conducente, numerosi al terminal navette, suscitando possibili violenze, comprensibili poiché i noleggiatori si vedono sottratta la possibilità di reddito spesso necessario per l’ordinario sostentamento della famiglia. Questa prassi costante e giornaliera causa una situazione tesa, di contrasto, pericolosa, determinando spesso atti di insofferenza e reazioni che richiedono l’intervento della forza pubblica, a volte di fronte ad una moltitudine di turisti”.
Tali osservazioni, insieme all’indicazione delle norme che la Pro Loco starebbe violando (Legge Regionale n. 10/2000, che all’ art. 24 elenca i compiti delle Associazioni Pro Loco e i divieti cui sono soggette), sono state inviate dal Presidente La Rosa al sindaco Giovanni Moscherini, alla Capitaneria di Porto, all’Autorità Portuale, al Comando della Guardia di Finanza ed al Servizio ispettivo Pro Loco della Provincia di Roma con esplicita richiesta di vietare alla Pro Loco di Civitavecchia le attività elencate e di obbligarla al rispetto dei compiti statutari nell’interesse esclusivo della città e delle attività commerciali esistenti.
Accuse e richieste pesanti, rispetto alle quali non si è fatta attendere la risposta dell’associazione.
<Mi sembra doveroso, in qualità di presidente della Pro Loco di Civitavecchia – ha ribattuto Fabrizio Delogu – chiarire la nostra posizione per l’enorme rispetto che sempre portiamo alla città e ai cittadini. La situazione al porto è alquanto pesante, come tutti possono appurare passando, ma non per la nostra presenza: infatti, i turisti sono costretti a vedere scene spiacevoli di risse e di persone non autorizzate che si apprestano ad accalappiarli. Il nostro punto informativo è situato vicino al Forte Michelangelo da circa 3 anni ed abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie. Da circa un anno e mezzo, dietro chiare denunce del signor Cesare La Rosa, esso viene regolarmente visitato dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia di Finanza, le quali non hanno mai riscontrato nessuna irregolarità nel prendere visione di tutte le autorizzazioni e qualifiche, che abbiamo mostrato con estrema disponibilità e collaborazione. In questi ultimi giorni, l’accanimento del signor La Rosa ha oltrepassato i limiti e, di conseguenza, la Pro Loco ha presentato varie denunce presso gli organi competenti. Voglio inoltre ricordare che le informazioni che diamo ai crocieristi hanno un riscontro positivo: ogni giorno riusciamo a far visitare le Terme Taurine a un numero sempre più alto di turisti sia italiani che stranieri. Negli ultimi tre anni, ad esempio, le Terme sono state visitate da circa 30.000 persone, la maggior parte delle quali ci ha lasciato dichiarazioni di elogio sui nostri libri degli ospiti, complimentandosi per la cura che hanno di loro le nostre hostess, la preparazione e disponibilità”.
La Pro Loco, dunque, si dice a disposizione di qualsiasi chiarimento e di qualsiasi iniziativa a favore della città, ma ribadisce che “non permette a nessuno di calunniarla”.  Chi ha ragione?

Il. Me.