Sel: “Il Comune di S. Marinella accolga i migranti”

SANTA MARINELLA – Il circolo Sinistra Ecologia Libertà di Santa Marinella rivolge un appello al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale affinché dichiarino la disponibilità del comune ad accogliere migranti.
“Abbiamo l’opportunità di contribuire ad alleviare le sofferenze di chi vive nella disperazione e abbiamo il dovere di essere solidali, non solo nei confronti dei migranti ma anche di quei comuni, soprattutto quelli più poveri del nostro, che già ospitano quote di migrazione difficili da sostenere socialmente – si legge in una nota stampa del circolo Lucio Magri – Abbiamo la possibilità di accogliere sul nostro territorio un numero maggiore di richiedenti asilo. Abbiamo il dovere morale e politico di fare la nostra parte. Parliamo di dovere politico misurando la distanza che ci separa dalle posizioni della maggioranza e consapevoli della impopolarità di questa posizione. Una classe dirigente, riteniamo, ha il dovere politico di dare un indirizzo etico alla collettività e non quello di assecondare le pulsioni peggiori del proprio elettorato. ‘Parlare alla pancia della gente’ si sente dire sempre più spesso. Purtroppo i risultati si vedono! Toni accesi e facili slogan che sollecitano all’indifferenza, all’egoismo, alla sopraffazione”.
“Anche in alcuni ambienti della sinistra – prosegue Sel -sta maturando la diffidenza e la paura nei confronti di ciò che dovrebbe essere per noi tutti un valore condiviso: l’accoglienza. Eppure questa consapevolezza non deve impedire, a noi sul fronte dell’opposizione né alla maggioranza, di cogliere l’occasione per dimostrare che se la politica ha un senso è proprio quello di spingere alla riflessione su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La politica, quella seria, non dovrebbe assecondare o peggio coltivare umori diffusi sperando che questi possano poi tradursi in consensi e quindi in vittorie elettorali. Bisogna rendersi conto che quella a cui stiamo assistendo è una vera tragedia sociale. Carneficina di innocenti, uomini, donne e bambini, che hanno la sola colpa di voler salvare la propria vita, fuggendo da guerre, violenze e morte sicura. Potremmo continuare ad ignorare il problema o pulirci la coscienza chiedendo che siano bloccati gli sbarchi o che i migranti siano indirizzati come pacchi postali non desiderati in altri lidi. Potremmo dire che il problema è che hanno la scabbia e non che il problema vero è il motivo per il quale queste persone hanno contratto tale malattia. Oppure per una volta potremmo e dovremmo fare solamente di più. Possiamo e dobbiamo fare per una volta solamente quello che è giusto fare: il vero compito e la vera missione della politica! Chi si candida a governare un territorio ha il compito di indirizzare le scelte; una missione tanto semplice da esprimere quanto impegnativa da sostenere. Questa consiste nel gestire un territorio con l’obiettivo di portarlo a essere migliore rispetto alla situazione antecedente al proprio insediamento”.
“Ciò non significa solo più pulito – sottolineano da Sel – più ricco, più funzionale, più vivibile (ambiti amministrativi in cui, sui metodi e sulle scelte, abbiamo posizioni evidentemente distinte) significa anche più giusto, più avanzato culturalmente, più accogliente. Se impariamo il senso e il valore dell’accoglienza, se saremo capaci di solidarietà nei confronti di chi è più sfortunato di noi, avremo la possibilità di far crescere davvero la nostra comunità. Questo possiamo fare, questo dobbiamo fare, ma è necessario farlo subito”.
“Non è questa la sede per ipotesi numeriche e tantomeno logistiche – concludono dal Circolo Lucio Magri – Se l’Amministrazione vorrà il nostro contributo, siamo disponibili a fornirlo immediatamente. Invochiamo invece un segnale di civiltà per affrontare un’emergenza umanitaria che vede noi, nella nostra indifferenza, colpevoli del mancato aiuto nei confronti di chi soffre e di quei comuni, anche più poveri di risorse, ma più generosi e accoglienti del nostro, che davanti a questa tragica sfida non si sono tirati indietro. Chiediamo una scelta portatrice di crescita culturale e sociale con cui scoprirci migliori di come siamo oggi”.