Se la spiaggia è pubblica, perché bisogna pagare il parcheggio?

SANTA MARINELLA – Se la spiaggia è pubblica, perché bisogna pagare il parcheggio? L’interrogativo lo pone il circolo Prc di S. Marinella all’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio comunale del Progetto sull’uso pubblico del castello di S. Severa. Progetto che, ricorda il Prc, include le sabbie nere fino a Macchiatonda e “prevede per quel tratto di costa non una nuova Fregene ma una valorizzazione naturalistica ed archeologica”.
Tuttavia al Varco 54 dell’Aurelia, che conduce alle dune e alle spiagge nere, campeggia invece un cartello di “proprietà privata” quando la strada fino al mare, i terreni circostanti e il casolare agricolo, secondo gli esponenti di Rifondazione “dovrebbero essere beni dell’ex Pio Istituto del S, Spirito, esattamente come il Castello, l’ex colonia marina ed un elenco lunghissimo di immobili a S. Severa”.
“Il sospetto – commentano dal Prc – è che i beni pubblici vengano sbranati pezzo per pezzo da privati che accampano diritti quantomeno da accertare, approfittando di enti locali (Comune e Regione) distratti o compiacenti. Trovandoci in area protetta, ci si domanda perché il parcheggio non sia immediatamente dopo il varco d’ingresso anziché quasi in riva al mare ed a ridosso della duna. Si è proceduto a Via o a Vas prima della modifica morfologica dello stato dei luoghi (dimezzamento della duna ridotta a camminamento, taglio delle piante, rimozione dei tronchi sulla spiaggia)? Si è chiesta qualche autorizzazione alla Regione, essendo zona soggetta a vincoli?
A quale titolo vengono chiesti ai bagnanti 4 euro a veicolo per parcheggiare? Non risulta che il Comune abbia rilasciato autorizzazione in proposito, né che alcun bando sia stato espletato per il noleggio di sdraio ed ombrelloni. Solo il parcheggio è una miniera d’oro (ad occhio ca. 10.000 euro a settimana); risorse sottratte all’ente pubblico, quando all’ente pubblico farebbero molto comodo. La spiaggia non è inoltre dotata di alcuna salvaguardia per i bagnanti (non ci sono le boe a 200 metri dalla costa per i motoscafi, che non c’è alcuna assistenza sull’intero arenile, né pattini di salvataggio). Auspichiamo che il Comune – concludono dal Prc – adottando il progetto, possa contemplare una frequentazione turistica compatibile con i vincoli previsti dalle leggi LL. RR. n.24 e 25 del 1998 per le conservazione dei luoghi nell’unico tratto di costa comunale ad alta naturalità”.