SANTA MARINELLA – “Bacheca strumentale sul Castello di S. Severa”. Questa, in estrema sintesi, l’accusa che rivolgono al Sindaco i circoli di Pd e Sel di S. Marinella dopo la manifestazione di protesta sul futuro del maniero svoltasi stamattina, con accuse dirette al Governatore Zingaretti. Circoli che danno una diversa interpretazione dei fatti.
“Il Comitato per il castello – si legge in una nota congiunta – ha sviluppato un progetto per restituire il sito al pubblico, in contrapposizione a quanto paventato, non più di un anno, fa dalla giunta Polverini, nel silenzio e nell’impotenza del sindaco e della sua giunta. Ma il comune ha mai elaborato un suo progetto oppure sta cavalcando un progetto altrui per bieco opportunismo? L’attività del comitato è stata rappresentata presso la Provincia dalla mozione del consigliere Gino De Paolis. Nel frattempo il sindaco faceva parole sui suoi tentativi di interloquire con la Regione Lazio (a lui politicamente affine nella dirigenza) senza peraltro riuscire ad ottenere uno straccio di appuntamento. Attualmente il consigliere regionale De Paolis ha elaborato una mozione che verrà presentata al prossimo consiglio regionale in cui si ribadisce l’importanza di un utilizzo pubblico del castello anche in relazione alle istanze presenti nel progetto del comitato (la mozione è pubblica e se il sindaco è interessato può prenderne visione quando vuole)”.
“A tal proposito – proseguono – lo informiamo che lui e la sua giunta hanno predisposto una delibera che fa proprie le istanze e il progetto per il castello che verrà presentata in consiglio comunale lunedì 15 luglio. La richiesta specifica di questa delibera è che venga istituito un tavolo tecnico-politico con la Regione Lazio per discutere del futuro del castello. Ma il sindaco non dovrebbe esserne a conoscenza? A questo punto sorge un interrogativo. Qual è il senso delle parole e delle lamentele del sindaco, riportate dalla stampa locale, nei confronti del Presidente Zingaretti, se il comune di Santa Marinella non ha ancora approvato la richiesta del tavolo di confronto con la Regione? Che senso ha predisporre un documento che auspichi collaborazione per poi avanzare un attacco frontale contro i propri interlocutori ? Siamo costretti a constatare che l’unica attività che riesce bene a questo sindaco è quella di strumentalizzare l’operato degli altri, a parole ovviamente. I fatti non sono il suo mestiere come dimostra la gestione e lo stato d’incuria dell’area del castello sotto la sua responsabilità da ben 5 anni”.
“Un’ultima annotazione – concludono i circoli di Pd e Sel – sull’uso improprio del termine bipartisan utilizzato per etichettare la manifestazione del sindaco davanti al castello: i sottoscriventi si dissociano”.
