Mazzola: “Troppi anche 2.500 euro al mese per un Consigliere regionale”

TARQUINIA – “2500 euro netti al mese vuol dire circa 5000 euro lordi: ovvero 60.000 euro lordi all’anno solo di stipendio. Senza considerare i benefit di cui non fa neanche un accenno e con i quali si arriva a 100000 euro lordi. Troppo per chi in aula lavora due o tre giorni a settimana”. Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, che va provocatoriamente all’attacco del Movimento Cinque Stelle e della neo consigliere regionale di M5S Silvia Blasi. “Il movimento ha promesso per i suoi esponenti tagli drastici e così deve fare. – prosegue – Quelli proposti dal consigliere regionale Blasi sono ‘all’acqua di rose’. Lo stipendio dovrebbe essere di 1500 euro netti e dovrebbero sparire i benefit: dalla diaria al rimborso spese di trasporto, dalle spese inerenti al rapporto con gli elettori all’assegno vitalizio, solo per citare le voci più importanti. Benefit che fanno schizzare i guadagni per ogni consigliere regionale a cifre iperboliche. Un cazzotto nello stomaco per i lavoratori come per esempio i pendolari che, ogni giorno, viaggiano in treno pagando abbonamenti astronomici”. I più grandi sprechi non sono negli Enti Locali ma nelle Istituzioni centrali. “Regioni e Ministeri in testa. – sottolinea il primo cittadino – È lì che si deve intervenire con i tagli. Basta con i mega stipendi dei super manager, le consulenze d’oro, le auto blu e gli appariti burocratici elefantiaci”. Il sindaco Mazzola evidenzia infine i costi ridotti di un Comune, quale quello di Tarquinia. “Guadagno 2100 euro netti al mese senza tredicesima, con molte più responsabilità di un semplice consigliere regionale. – conclude – Il vice sindaco e gli assessori hanno indennità mensili rispettivamente di 700 euro e 400 euro netti. I consiglieri comunali hanno solo il gettone di presenza alle assemblee, il quale è di 22 euro lordi. Di fronte a tutto questo, la proposta del consigliere regionale Blasi è troppo timida. In un anno, tra stipendio e benefit, guadagnerà più o meno come il primo cittadino, il vice sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali messi insieme. Per chi fa parte di un movimento che in campagna elettorale ha urlato contro gli sprechi e si è definito diverso dai soliti mestieranti della politica, mi aspetto iniziative di tenore completamente diverso. Iniziative che non prendano in giro gli elettori. Prima di parlare e promettere, si deve riflettere sulla realtà della situazione e si deve essere pragmatici. Occorre serietà e responsabilità e soprattutto prestare la massima attenzione per ridurre le ruberie, anche prima d’intervenire sugli stipendi”.