SANTA MARINELLA – Il Consigliere PD Andrea Bianchi e il Consigliere ACP Paola Rocchi si interrogano sui ritardi nel completamento dei lavori pubblici e nella consegna della biblioteca, ritardi che stanno procurando disagi a molti utenti, in particolare a chi studia.
“Nel convocare un consiglio comunale per il prossimo 1 aprile, l’Amministrazione ha trascurato, e temiamo deliberatamente evitato, di inserire un’interrogazione protocollata il 6 marzo sui ritardi nell’esecuzione dei lavori in Biblioteca. Ci sembra un bell’atteggiamento da struzzi, quello di ficcare la testa sotto la sabbia per non ammettere che per l’ennesima volta un’opera pubblica non è stata conclusa secondo i tempi stabiliti. Ricordiamo infatti che, a quanto abbiamo appreso dai giornali e dalle determine, dopo aver preso atto di intralci, intoppi, sub appalti vari e quindi aver proceduto ad una variante, è stata la stessa amministrazione a porre un nuovo limite per la conclusione del lavori nel gennaio 2014. Quando risposta ci sarà, temiamo di ascoltare di nuovo un ritornello già noto: per il sindaco e la sua maggioranza non esiste l’assunzione di responsabilità di fronte a inefficienze di nessun tipo, al contrario è sempre colpa di altri, e mai della gestione comunale dei Lavori pubblici (in questo caso), gestione che sta dimostrando perfetta continuità con la precedente amministrazione Bacheca. Lo dimostrano persino casi singoli. Nel 2010 come minoranza ponemmo la questione della terrazza di largo Costici (sita su lungomare Marconi, limitrofa all’Hotel Le Najadi) , pericolante allora nel suo tratto finale. La situazione non è cambiata, lavori di ripristino e di eliminazione della pericolosità non sono stati fatti e nell’ultimo intervento sulla stampa l’assessore Bronzolino ha parlato di non meglio identificate “difficoltà burocratiche”. Questo significa che in 4 anni l’ufficio Lavori pubblici non è riuscito a risolvere la questione? Anche su questa vicenda i consiglieri Bianchi e Rocchi hanno presentato un’interrogazione in questi giorni. La verità è che il degrado di Largo Costici non importa al sindaco, come non importano altre situazioni; inoltre qui non avrebbe potuto mettere il suo cartello delle “Grandi opere” (anche perché sulle “piccole” di Largo Costici ha permesso che fosse il privato a operare). La storia recente sta dimostrando che quel cartello è evidentemente il principale, anche se non unico, motivo di interesse per i lavori pubblici secondo la gestione Bacheca, prima e seconda. Anche nel caso di via delle Colonie si è iniziato quando non tutti i problemi burocratici erano risolti, solo che in questo caso la risoluzione di certi dettagli è stata rimandata, perché la campagna elettorale era alle porte. La differenza tra un sindaco che pensa a sé e alla sua rielezione, invece che pensare agli interessi della città, è sotto gli occhi di tutti.”