Un tempo considerata meta di villeggiatura estiva per i romani, grazie alle proprietà benefiche della sue acque, ancora oggi mantiene quella tradizione grazie alla presenza dell’antica fonte Santo Stefano, una sorgente di acqua oligominerale a disposizione gratuitamente di chiunque voglia usufruirne.
Le virtù salutari della fonte – da cui trasse beneficio anche Michelangelo Buonarroti – sono storicamente conosciute. Dalla Fonte di S. Stefano di Cave sgorga infatti un’acqua minerale dalle svariate qualità terapeutiche descritte dal dr. Luigi Ariola che per più di quarant’anni, studiò gli effetti di quest’acqua miracolosa annotandoli in un suo opuscolo attualmente conservato nella locale biblioteca comunale. È utile nelle malattie del ricambio e soprattutto nelle calcolosi; è efficace nelle varie manifestazioni della diatesi urica, nell’uricemia, nella gotta, nella renella, nella calcolosi tanto renale quanto vescicale. Giova in tutti quei disturbi originati dall’uricemia, in certe nevralgie, in qualche malattia della pelle, in tutte le forme infiammatorie delle vie urinarie.
L’importanza della fonte viene ricordata ogni anno con l’evento “Tre giorni alla Fonte di Santo Stefano”, durante i quali la popolazione affluisce sul posto per godere il fresco dell’ambiente, bere l’acqua della fonte, ammirare mostre di pittura e di artigianato e per assistere a spettacoli teatrali e musicali di carattere folcloristico.
A Cave troverete anche il Museo della Civiltà Contadina, il Museo Geopaleontologico ed un Osservatorio Astronomico al quale potrete far visita. In fase di riqualificazione e rivalutazione storico-culturale e urbanistica è il Centro Storico di Cave, ex rocca forte dei Colonna, dove sarà possibile visitare il Palazzo Leoncelli, e l’ex convento degli Agostiniani, anch’esso del XII secolo e attuale sede del Comune di Cave. All’interno dell’ex convento degli Agostiniani sarà possibile inoltre visitare il Museo Ferri (Lorenzo Ferri, 1902-1975) dedicato al celebre artista e studioso della Sacra Sindone. Nello stesso museo, si potrà ammirare il famoso Presepe monumentale, il più grande del mondo, con statue che superano i quattro metri di altezza, opere di Lorenzo Ferri.
Da non perdere la cucina tradizionale di Cave:
PANE: pagnotte e filoni di farina di grano duro rigorosamente cotti nel forno a legna.MINESTRE E ZUPPE : minestrone dell’orto, stracciatella, minestra di ceci con peperoncino, trippa.
PRIMI PIATTI: gnocchetti “a sassetto”, gnocchi di patate, gnocchi a “coa de soreca”, lacchene, maltagliati, fettuccine, pappardelle, lasagne, cannelloni.
SECONDI: salcicce si maiale con finocchio, sanguinaccio, pollo alla cacciatora, al forno a legna con patate, coniglio alla cacciatora, spezzatino in bianco, agnello al forno, polpette e involtini di carne bovina al sugo, cotolette d’agnello impanate e fritte (limone), coratella, tordi matti, pizza di polenta, frittate.
SALUMI E FORMAGGI: prosciutto anche di cinghiale, pancetta, coppa, ricotta di pecora.
CONTORNI: verdure dell’orto, cicoria, insalata di campo, funghi come porcini e galletti.
DOLCI: Serpetta (biscotto dalla caratteristica forma ad S), panpepato, meringhe: con le nostre noci montate a neve rigorosamente a mano, pizza sbattuta (periodo di pasqua), ciambelle al vino e al latte, crostate.
VINI: solo piccole produzioni familiari ma di ottima qualità.
Le tavole delle case avevano ed hanno tutt’ora la particolare tradizione di essere imbandite per le grandi occasioni con cesti in vimini, tovagliato con ricami, pizzi, merletti e tessuti di canapa, un’altra produzione la canapa purtroppo interrotta negli anni ’40 dello scorso secolo.
FESTIVITÀ E FOLKLORE A CAVE
S. Lorenzo e la Madonna del Campo sono i Santi Protettori di Cave a cui viene reso omaggio con grandiosi festeggiamenti. Sagra della Castagna (25- 27 ottobre) lungo le vie del paese; l’ultima settimana di ottobre si festeggia la ricorrenza a ricordo della produzione del “marrone”, rinomata un tempo a Cave, ma soprattutto famosa per la sua esportazione in Francia dove veniva prodotto dell’ottimo “marron glacé.
Ancora il marrone di Cave è uno tra i migliori d’Italia. Venerdì Santo di Pasqua con la Rievocazione storico-religiosa della tragedia del Golgota con processione e quadri viventi in costumi d’ epoca (dal 1879).
Rievocazione storica del Trattato di Pace di Cave del 1557: 13 e 14 settembre. Corteo storico in costumi rinascimentali per la rievocazione del Trattato di Pace di Cave del 1557 e Palio della Pace ( gara tra arcieri e balestrieri abbinati alle sette antiche contrade di Cave), con menù rinascimentale (manifestazione organizzata per la prima volta nel 1996).
Per ulteriori informazioni
http://www.comune.cave.rm.it/joomla/
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