SANTA MARINELLA – Cosa c’è di meglio di una bella passeggiata il sabato pomeriggio prima di una serata in famiglia o tra amici? Vedere le bellezze del paese, incontrare persone con cui scambiare chiacchiere e pareri, bere un aperitivo vista mare, rilassarsi e respirare le ultime boccate d’aria di questa lunga estate. Peccato che questo idilliaco quadretto debba scontrarsi con la dura realtà di inciviltà e incuria. È davanti agli occhi di tutti come durante questi mesi estivi si siano accumulate montagne di rifiuti in ogni angolo della città, accanto ai cassonetti o ai margini della strada, nei vicoli meno frequentati e lungo l’Aurelia. Nonostante la buona fede dell’Amministrazione comunale la Gesam si è rivelata inadeguata ad assolvere questo arduo compito suscitando, durante lo scorso consiglio comunale, le ire del responsabile Marco Maggi che non ha potuto negare l’evidenza delle cose. Nelle ultime settimane molti cittadini hanno paragonato, indignati, Santa Marinella a Napoli ed è partita la caccia alle streghe. Chi incolpare per questo? Per qualcuno è colpa del Sindaco ma è troppo facile dare sempre la colpa di tutto al Sindaco, per qualcun altro la colpa è dell’Amministrazione, ma stiamo sempre lì, per i più interessati il problema è la ditta appaltatrice che non è puntuale nel ritiro dei rifiuti, per molti il nodo del problema è la mancanza di informazione e per i più
campanilistici la colpa è tutta dei villeggianti. I problemi in realtà sono cominciati molto prima dell’arrivo delle invasioni romaniche che hanno dato il colpo di grazia all’intero progetto. È indubbio che i turisti abbiano centuplicato le problematiche già presenti nella nostra ridente cittadina, ma è pur vero che anche una bella fetta di santamarinellesi non ha mai aderito, per partito preso, alla lodevole e necessaria iniziativa e che chi si è impegnato oltremodo per la corretta gestione dei rifiuti si è scontrato con la mancanza di informazioni precise e dettagliate e con il lavoro non proprio impeccabile della Gesam. Proprio sabato pomeriggio è stato visto un signore scendere dalla macchina e gettare diversi sacchi dell’immondizia in una zona dove la differenziata ancora non è iniziata; è probabile che arrivasse dai quartieri dove invece c’è. Sempre durante l’ultimo sabato estivo è stato facile imbattersi in diverse zone di raccolta di rifiuti vari come tavoli, sedie, secchi di solvente, divani, e materassi, quasi avessero tutti deciso di rinnovare gli arredi interni della propria casa prima dell’inizio dell’autunno, senza naturalmente usufruire del servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti che è disponibile gratuitamente. L’amarezza e il degrado della periferia lasciano posto ad una situazione più
luminosa al centro, forse troppo luminosa visto che alle 18:00 dell’ormai famoso sabato di fine estate, ancora in pieno giorno quindi, i lampioni della Passeggiata erano accesi. Nonostante la foto sia un po’ scura la presenza degli altri lampioni spenti sul lato sinistro conferma che quelli accesi erano nettamente in anticipo sull’orario di accensione. Non sono le opere faraoniche che fanno bella una città, è la cura per le piccole cose che colpisce la gente, la stessa gente responsabile, almeno quanto i suoi amministratori, dell’andamento della città.
Francesca Ivol