CIVITAVECCHIA – Da Sinistra Ecologia e Libertà parte un nuovo duro affondo all’indirizzo della Asl RmF e del Direttore generle squarcione. Sotto accusa, stavolta, l’atteggiamento dell’azienda sanitaria circa il report dell’Osservatorio Ambientale sullo stato di salute della popolazione che l’ufficio stampa della Asl ha comunicato di aver pubblicato sul proprio sito attraverso una nota stampa dello scorso 14 agosto. Un comunicato scarno, secondo Sel, che non avrebbe pubblicizzato e informato a dovere i cittadini su questo report (nella nota stampa mancavano in effetti le indicazioni su come reperire all’interno del sito alcuni documenti tecnici di cui si consigliava la lettura così come il testo dello stesso report, che sulla homepage non è per molti di facile individuazione); anche se il fatto ancora più grave, secondo gli esponenti di Vendola locali, sarebbe l’astensione di commenti della Asl sui contenuti del report, che conferma la criticità del nostro territorio in termini di salute e inquinamento e la necessità in tal senso di istituire un Registro dei tumori.
“Proprio dalla lettura dei documenti ‘consigliati’ dalla Asl – afferma la Segreteria di Sel -abbiamo dedotto che lo stesso Direttore Generale della Asl sia da considerarsi persona informata sui fatti e pertanto non si comprende il tono di sufficienza utilizzato per biasimare la nostra richiesta di istituire il Registro Tumori per approfondire le conoscenze sui tipi di tumore che sembrano comparire con sempre maggior frequenza sul nostro territorio e poterle utilizzare ai fini di una più approfondita valutazione epidemiologica, interferendo, altresì,impropriamente sull’autonomia delle scelte politiche di indirizzo generale che l’Amministrazione comunale di Civitavecchia ha votato all’unanimità. Dalla lettura del report 2011, redatto dall’Arpa Lazio, abbiamo ‘scoperto’ quello che già sapevamo: tra gli abitanti di Civitavecchia e del suo comprensorio si evidenziano un eccesso di morti per tumori rispetto ai casi attesi ed in alcuni casi questo eccesso di morti per tumore,come si legge nella didascalia delle tabella elaborate dall’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio,hanno anche una significatività statistica”.
“La popolazione residente nel solo comune di Civitavecchia – si legge infatti nel report dell’Osservatorio – nel periodo 2006-2010 presenta un quadro di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) e per tumori maligni in eccesso di circa il 10% rispetto alla popolazione residente nel Lazio nello stesso periodo. Tale eccesso si conferma tra gli uomini residenti nell’area allargata, ma non tra le donne. In riferimento alla mortalità per cause tumorali, si osserva tra gli uomini residenti a Civitavecchia un eccesso di rischio per tumore polmonare e della pleura. L’analisi allargata ai comuni del comprensorio conferma l’eccesso di rischio per tumore polmonare. In questo periodo si osserva inoltre un eccesso di mortalità per infezioni acute respiratorie sia tra gli uomini che nelle donne, sia nel comune di Civitavecchia che nell’area allargata. L’analisi del ricorso alle cure ospedaliere conferma sostanzialmente il quadro delineato dallo studio della mortalità”.
Sel afferma quindi di “non capire il senso del comunicato della Asl (chi ha interesse alla propria salute si vada a leggere quanto scritto in un documento tecnico, peraltro molto articolato e pieno di dati non facilmente comprensibili per un non addetto ai lavori nonché di epoca precedente all’entrata in funzione della centrale a carbone)”. “Anche in questo caso – proseguono – riteniamo inaccettabile questo comunicato da chi ha competenze specifiche per salvaguardare lo stato di salute della popolazione; proprio i dati contenuti nel rapporto dell’Arpa avrebbero dovuto preoccupare il dottor Squarcione e farlo attivare, motu proprio, per istituire il Registro Tumori facendosi parte dirigente verso la Regione. Ribadiamo pertanto la nostra assoluta non fiducia nell’operato della Direzione Generale della Asl – concludono – e chiediamo le dimissioni dal suo incarico ed un pronunciamento della Conferenza Locale dei Sindaci nella sua completa composizione istituzionale per valutare l’operato del manager della Asl”.