“Le lobby dei rifiuti ci provano di nuovo”

CIVITAVECCHIA – “Le lobby dei rifiuti provano di nuovo, in un’inquietante concomitanza con la situazione emergenziale determinatasi a seguito dell’incendio dell’impianto di Viterbo, a portare rifiuti, seppure sotto forma di balle, sul nostro territorio”. Così il Forum ambientalista commenta la notizia della conferenza dei servizi convocata il prossimo 11 luglio in Regione per il rilascio alla società VIAMAR srl dell’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di messa in riserva (stoccaggio) di rifiuti speciali non pericolosi della capacità di 60.000 ton, in loc. Monna Felicita; tonnellate che, a loro dire, sarebbero destinate al trasporto navale.
“Una proposta inaccettabile – commentano dal Forum ambientalista – presentata nel silenzio più assoluto da personaggi vicini al patron dei rifiuti laziali Cerroni, peraltro senza specificazione alcuna sulla provenienza e la destinazione reale delle balle, con una inqualificabile sottovalutazione dell’impatto ambientale dell’attività e senza specificazione alcuna sull’impatto, in termini di viabilità e in termini ambientali, del traffico correlato. Non è assolutamente tollerabile che una città gravata da pesanti servitù ambientali, quale Civitavecchia, venga proposta quale sede di un impianto di trattamento rifiuti che non sia a dimensione locale, né che la città venga trasformata in piattaforma per il traffico rifiuti”.
“Vale peraltro la pena ricordare – proseguono dal Forum – che diversi atti comunali, ultima la delibera di Consiglio Comunale 47/2015, esprimono il chiaro diniego della città all’utilizzo e alla commercializzazione di CRD – CSS sul territorio urbano. Il Forum Ambientalista ritiene che la particolare sofferenza ambientale e sanitaria a cui Civitavecchia è sottoposta, non consenta assolutamente di incrementare il flusso di rifiuti da trattare sul territorio comunale e chiede a Regione, Città Metropolitana e Comune, ognuna per le proprie competenze, di esprimere, in sede di conferenza di servizi, parere negativo a questo impianto utile solo a generare forti profitti per i suoi promotori, ma ambientalmente nocivo ed economicamente inutile per la comunità locale”.
“Ci aspettiamo inoltre – concludono dal Forum ambientalista – che i diversi rappresentati istituzionali locali nell’Area Metropolitana, in Regione e Parlamento di riferimento del territorio, facciano anch’essi quanto in loro potere per scongiurare tale realizzazione”.