“La sezione fallimentare del Tribunale di Civitavecchia rischia di essere trasferita a Roma”

Tribunale Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – “Con la riforma in discussione al Senato la sezione fallimentare del Tribunale di Civitavecchia rischia di essere trasferita a Roma”. A lanciare il grido d’allarme sono il Presidente Ordine Avvocati Civitavecchia, Paolo Mastrandrea, e il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Civitavecchia, Cristiano Sforzini, che criticano duramente il disegno di legge di riforma della normativa fallimentare attualmente in discussione alla Commissione di Giustizia del Senato.
A parte l’operazione di maquillage semantico nell’evitare d’ora in poi la parola ‘fallimento’ per sostituirla con ‘crisi di insolvenza’ – affermano Mastrandrea e Sforzini – segnaliamo una importante e non secondaria conseguenza per il nostro Tribunale. La sezione fallimentare del Tribunale di Civitavecchia, che non si chiamerà più cosi, verrà trasferita o accorpata al Tribunale distrettuale, ovvero Roma. La riforma prevede infatti il declassamento dei tribunali con numero di magistrati inferiore a 30 ed il tribunale di Civitavecchia ne conta 22. Quindi, dalla imminente approvazione della legge, le imprese di Civitavecchia che dovessero fallire lo faranno a Roma. Ma questo non accadrà soltanto alle imprese fallibili secondo l’art. 1 della Legge Fallimentare. con la riforma imminente anche piccoli imprenditori e professionisti di Civitavecchia e circondario prima non soggetti a fallimento (negozianti, fabbri, falegnami, carpentieri, ingegneri, geometri, commercialisti, avvocati, ecc.) potranno essere segnalati agli Organismi di Composizione della Crisi da parte di creditori ‘qualificati’ come INPS e Fisco”.
Quali le conseguenze? “Chiunque, volontariamente o su segnalazione dell’Agenzia delle Entrate o di INPS o Casse Previdenziali, vorrà o dovrà rivolgersi a questi Organismi di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento o OCC, avrà la propria situazione gestita da Roma. L’Ordine degli Avvocati come altrettanto sta facendo l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili stanno istituendo il proprio OCC, nell’intento di assistere consumatori ed imprenditori locali nella procedura di esdebitamento. Noi conosciamo le imprese e le persone del nostro territorio ed essi conoscono noi, in rapporti che spesso non sono più solo professionali ma anche di amicizia. Con la riforma imminente tali procedure verranno trattate a Roma, gestite da Organismi di Roma, coordinate da Magistrati a Roma che niente sanno delle nostra realtà locali, in un calderone di situazioni di crisi provenienti da quasi tutto il distretto del Lazio”.
Mastrandrea e Sforzini si appellano quindi ai rappresentanti parlamentari ed istituzionali del territorio “per scongiurare l’ennesimo tentativo di depauperare il nostro patrimonio istituzionale e professionale”.