“Era questo il Paese che volevate?”

Mercoledì in Parlamento è stata eletta una donna come Presidente della Commissione Diritti Umani.

L’attacco ai diritti delle donne, alla 194, il ddl Pillon, i taglia alla sanità pubblica, i respingimenti in mare, la nave Diciotti, le armi in casa per legge, i ProVita che istruiscono atti parlamentari, la famiglia tradizionale e no gay, sgomberi e carcere, la strumentalizzazione dei corpi delle donne, da tempo, ci danno la cifra di questo governo.

Allora, da ieri io mi chiedo: è sufficiente essere donna, una portatrice sana di vagina, per essere femminista? Per legiferare per le donne, insieme alle donne? A favore delle donne?
È sufficiente essere una donna, per vedersi affibbiare certe sensibilità?

L’elezione (alla quale ha contribuito anche il movimento 5stelle) della senatrice della Lega Pucciarelli – quella dei forni per i migranti e delle ruspe sui rom – da ieri Presidente della commissione Diritti Umani- ci dovrebbe far porre queste domande.

Certo, una scelta che non fa altro che sottolineare quello che il governo pensa delle donne, e più in generale, dei diritti umani.

Prima di lei, a ricoprire questo ruolo, Luigi Manconi, che si è speso senza sosta per alcune delle battaglie più dure sui diritti civili, da quelle per la verità su Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi e Giulio Regeni, allo ius soli, all’introduzione di una legge sulla tortura.

Hanno preferito lei ad Emma Bonino. Hanno preferito la senatrice Pucciarelli che mette un like su un post che chiede i forni crematori per i migranti, pensa alle famiglie omogenitoriali come ad un abominio e teorizza la necessità delle ruspe per i campi Rom.

Chissà se le donne e gli uomini che hanno votato questa maggioranza chiedendo cambiamento, si immaginavano questo, se era questo il Paese che volevano.

 

VDG