Alessandra Riccetti si dimette da Presidente del Consiglio. “Così si rischia la paralisi”

CIVITAVECCHIA – Avvio di Consiglio comunale col “botto” stamane con le improvvise dimissioni dalla carica di Presidente della massima assise presentate da Alessandra Riccetti. Non senza uno scambio di accuse al vetriolo nei confronti della sua ex maggioranza. “Il Consiglio è diventata una mera alzata di mano – ha dichiarato – e da questo momento voglio avere le mani libere per oppormi a questa amministrazione, di cui non condivido più la linea politica”. La Riccetti entrerà ora a far parte del Gruppo Misto, mentre nel frattempo si apre il problema della sua successione, che non potrà essere risolta in tempi brevi considerati anche numeri esigui della maggioranza.
E proprio su questo aspetto punta il dito il Gruppo consiliare del Partito democratico: “L’inattese dimissioni della consigliera Riccetti dal ruolo di Presidente dell’assise, avvenute in apertura del Consiglio Comunale odierno, determineranno un loop amministrativo che va ad aggravare una situazione già drammatica e dal quale non si potrà uscire in tempi rapidi – afferma il Capogruppo Pd Marco Piendibene – La maggioranza cinque stelle, che già si regge sul filo di un solo consigliere di margine dalla capitolazione, non sarà in grado di eleggere un nuovo Presidente del Consiglio Comunale almeno fino al rientro di un indispensabile membro di maggioranza attualmente in Tibet e che rimarrà fuori per circa un mese dato che il minimo dei voti necessari per l’elezione di un nuovo Presidente è la metà più uno degli eletti. Questa mattina abbiamo assistito alla rottura finale di un rapporto politico, e forse anche personale, tra la ormai ex Presidente e un Sindaco, Antonio Cozzolino, che non ha mai saputo svolgere un ruolo di mediazione e che non è mai stato punto di riferimento politico nemmeno tra la sua maggioranza. La sequela di accuse, di denunce e di rilievi politici lanciati da Alessandra Riccetti durante il suo intervento ne sono la prova e se non entriamo nel merito di quanto detto dalla ex Presidente del Consiglio (dovremmo tra l’altro discernere tra ciò che può essere condiviso e cosa non può esserlo) è perché riteniamo molto più grave ciò che la conseguenza delle sue dimissioni comporterà”.
“Riteniamo esiziale la totale paralisi amministrativa di un governo cinque stelle che non ha mai brillato per iniziativa e che anzi è sempre stato concentrato sulla critica delle amministrazioni precedenti – conclude Piendibene – Ad una già grave ignavia che ha messo in ginocchio la Città va ora a sommarsi l’impossibilità di approvare qualsivoglia provvedimento in Consiglio Comunale. Il Sindaco Cozzolino, che si avvia ingloriosamente verso la fine del suo mandato quinquennale, forse dovrebbe trarne le dovute conclusioni”.