“Un amico per volare” con la Banca del tempo sociale

CIVITAVECCHIA – È stato presentato stamattina, presso l’aula Cutuli del Comune, il progetto “Banca del tempo sociale”. Un’iniziativa, questa, volta all’inclusione dei ragazzi diversamente abili e promossa sul territorio dall’associazione “Spazio EIRA”, che è riuscita a raccogliere fondi a sufficienza presso imprenditori e commercianti per garantire il programma già a dieci ragazzi diversamente abili.

Non poteva che essere soddisfatta, quindi, la presidentessa dell’associazione “Spazio EIRA” Viviana Astuti, che ha aperto la conferenza raccontando proprio la genesi del progetto: “L’idea mi era venuta in quanto madre di un ragazzo diversamente abile, ma era molto difficile da realizzare in maniera autonoma. Quando poi in televisione ho visto del progetto ‘Banca del tempo sociale’ ho deciso di seguirlo, proprio perché riesce a mettere in contatto i ragazzi diversamente abili con i loro coetanei liceali, facendo così scoprire ai primi preziosi aspetti della realtà da cui spesso restano esclusi”.

Degli aspetti operativi ha invece parlato Paola Astuti, tecnico di riabilitazione psichiatrica che si occuperà della parte strettamente pratica del progetto: “Il progetto prevede che ai dieci ‘ragazzi speciali’ verranno affiancati degli ‘amici per volare’, appartenenti alle scuole superiori del territorio che hanno aderito al progetto, per una serie di attività che vanno dall’uscire per una passeggiata all’andare al cinema. Questi sono tutti momenti che appartengono alla scoperta della realtà e che purtroppo ai ragazzi diversamente abili sono spesso preclusi per la difficoltà che hanno ad avere degli amici. ‘Banca del tempo sociale’ servirà proprio a questo e le famiglie dei ragazzi ‘speciali’ troveranno in me una referente per ogni loro necessità. Ai ragazzi delle scuole che parteciperanno verranno invece garantiti dei crediti formativi e, al più meritevole, anche una borsa di studio”. “Per ora – ha chiuso poi la Astuti – il progetto riguarda dieci ragazzi, ma non ha una scadenza e con altri fondi speriamo di poterlo allargare e farlo crescere ancora”.

Mina Marano, referente locale del progetto, di cui ha specificato che verranno realizzati anche un rendiconto ed un reportage fotografico, ha poi sostenuto l’importanza di “promuovere il progetto sul territorio, tramite il coinvolgimento di enti pubblici, privati ed imprenditori il progetto”. “Servono fondi – ha ribadito la referente – perché bisogna offrire assistenza al maggior numero di persone possibile”.

Presente anche l’assessore ai Rapporti con le Associazioni di Categoria Vincenzo D’Antò, visibilmente orgoglioso del risultato raggiunto: “Questo era un progetto oggettivamente difficile da raggiungere per un’associazione locale, ma la tenacia della ‘Spazio EIRA’ ha portato a superare tantissimi ostacoli. Voglio ringraziare tutti coloro che si sono spesi nella raccolta fondi, spero che insieme si possa fare qualcosa di grande”. “Il bello di questo progetto – ha detto in chiusura D’Antò – è che arricchisce chi ne fa parte da ambo le parti. Basti pensare che fra i ragazzi sono nate tantissime belle amicizie”.

 

Patrizio Ruviglioni