Città Metropolitana, nuovo protagonismo dai territori dell’ex Provincia

ROMA – C’è voglia di contare, e di riprendersi il ruolo di programmazione e coordinamento, elemento centrale nell’idea fondativa della Città Metropolitana di Roma Capitale. Questa è la sintesi della conferenza stampa svolta oggi a Palazzo Valentini dal gruppo di centro sinistra “Le Città della Metropoli“.
Oltre ai media, incoraggiante anche la presenza di tanti Amministratori locali, a riprova della voglia di un nuovo protagonismo dei territori dell’ex Provincia.

Un Ente – dichiarano i Consiglieri – dove il Movimento 5 stelle non ha la maggioranza numerica in Consiglio, ma sino ad oggi si sono comportati come se l’avessero, malgrado in alcune sedute di Consiglio ci siamo allontanati dall’aula proprio per rimarcare che senza il nostro apporto manca persino il numero legale. Come se nulla fosse, hanno continuato ad ignorare il dialogo con le altre forze presenti in Consiglio, con qualche colpo basso e trascinando a volte il dibattito più in modalità corrida che non dialettica politica. Così l’Ente si è pressoché paralizzato, andando avanti per inerzia e per l’impegno profuso dai dirigenti e dai dipendenti, alle prese con risorse economiche ridotte e mancanza di indirizzi programmatici”.

Due dati – ha sottolineato il Capogruppo Ascani – vengono in soccorso alle nostre affermazioni: nel 2017 sono stati convocati solo una dozzina di Consigli Metropolitani, alcuni anche andati a vuoto per mancanza del numero legale. La Sindaca Raggi è stata presente ad un solo Consiglio. In un anno ha prodotto 131 Decreti, che sono una sorta di Delibere di Giunta, praticamente uno ogni 3 giorni. Un Ente immobile quindi, che non dialoga con nessuno. Fatica pure a dialogare con il Comune di Roma, a tal punto che ad esempio un’importante convenzione per garantire l’avvio dei corsi della Scuola delle arti e dei Mestieri ha avuto una gestazione lunga e travagliata, e forse risolto solo in questi giorni. Da dicembre il Vice-Sindaco, che per mesi ha di fatto governato da solo l’Ente, ferreo esecutore dell’oltranzismo grillino (al punto di arrivare a negare gli spazi alle OO.SS. ed eludere ogni rapporto con le altre forze politiche), è stato messo alla porta. A oggi non è stato nominato un sostituto, e deleghe importanti come la viabilità, in un momento dove le strade sono utili solo per le prove della Dakar, sono nel limbo. L’immobilismo della Raggi sta creando quindi grossi danni, è questa la denuncia corale del Consiglieri presenti alla Conferenza. E’ di questi giorni il caos rifiuti romano, che qualcuno pensa di poter risolvere scaricando i rifiuti fuori dal GRA”.

Ad aprile e maggio – ha ricordato Gabbarini – la Città Metropolitana ha inviato a tutti i Sindaci una nota avente per oggetto: individuazione delle aree idonee alla localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti “ con la quale si chiedeva di “ fornire una mappatura delle aree idonee e non idonee per il posizionamento degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti, da poter mettere a disposizione delle amministrazioni locali e statali. La lettera scatenò numerose polemiche, perché dava l’idea di voler scaricare i problemi di Roma nei territori esterni. Nella seduta del 3 luglio del Consiglio Metropolitano fu approvato un odg con i voti favorevoli del nostro gruppo, che aveva proposto una mozione in tal senso, e dei consiglieri del M5S. L’odg impegnava la Sindaca tra l’altro a prolungare i termini per le osservazioni, convocare una successiva Conferenza Metropolitana e soprattutto impegnarsi in un fattivo confronto con la Regione, affinchè si arrivasse alla definizione del nuovo Piano di gestione dei rifiuti regionale. Nulla di questo è stato fatto. L’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti è quindi fermo perché manca il documento di sintesi della Città Metropolitana. Il 18 dicembre infatti una nota della Città Metropolitana attestava il ritardo nella predisposizione di questo documento. Noi non abbiamo notizie di altri documenti, ma apprendiamo da alcuni quotidiani che è pronto un documento di sintesi. Nei prossimi giorni convocheremo in audizione nella Commissione Ambiente gli uffici ed il Consigliere Delegato per avere chiarimenti in merito”.

“Ricordiamo alla Sindaca – hanno rimarcato le consigliere Baglio e Celli – che detto documento deve passare al vaglio della commissione Consiliare, del Consiglio Metropolitano e della Conferenza dei Sindaci, così come votato anche dai suoi nell’odg di luglio. Il tutto con l’impegno finale che prevedeva la contrarietà ad utilizzare i territori della Provincia come pattumiera della Capitale”.