“Vogliamo il commissariamento di tutte le strutture Unisan accreditate”

ROMA – Da notizie apprese a mezzo stampa vi abbiamo sottolineato più volte che la Presidente del Consorzio UNISAN, sig.ra Rossana Varrone sia stata interessata da misure di custodia cautelare per aver commesso reati gravissimi contro la persona e la pubblica amministrazione.
I delitti individuati dalla magistratura e riferiti a mezzo stampa vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frode nelle pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, al sequestro di persona e maltrattamenti, fino all’esercizio abusivo di professione, falso in atto pubblico, rivelazione di segreti d’ufficio ed abuso d’ufficio.
Nell’indagine condotta con il supporto dei carabinieri sarebbero stati accertati gravi maltrattamenti dei pazienti, lasciati per ore legati al letto con lenzuola, legacci ed altri mezzi, o costretti sulle sedie a rotelle, privati di cure o di adeguato trattamento alimentare, oltre ad una serie di deficienze tecniche (scarso personale, assenza di medici specializzati per l’effettuazione di visite e la somministrazione di terapie).
Da quanto si apprende il Tribunale avrebbe anche disposto il sequestro di beni per oltre 1,5 milioni di euro e, a tal fine, ci si domanda se la dott.ssa Varroni, in qualità di rappresentante legale di UNISAN non sia incorsa in uno dei divieti, di decadenza o di sospensione di cui all’articolo 67 del D.Lgs. 159 del 2011.
In considerazione di quanto premesso, atteso l’alto disvalore dei reati commessi che destano allarme, sconcerto e preoccupazione per l’incolumità degli utenti, si chiede, in via cautelativa, se non siano venuti meno i prescritti requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla vigente legislazione e se non sia doveroso procedere alla immediata sostituzione della sig.ra Varrone con la nomina di un Commissario straordinario nelle strutture gestite dalla Unisan presso la Regione Lazio e, in particolare, per quelle di Santa Severa e di via Sbricoli in Roma, oggetto di analoghe denunce da parte dei genitori di questo Comitato.
Siamo sempre in attesa di un incontro urgente con il Presidente della Regione Lazio, che ha accreditato la struttura di Bellosguardo con decreto nr.U000096 del 25/03/2014 nonostante le indagini penali in corso e gli avvisi di garanzia emessi a carico dei responsabili Unisan, a salvaguardia dell’incolumità degli utenti dei Centri.

Comitato Genitari – Angelamaria Contona e Marco Lerario