“Tutti hanno il diritto di amarsi e di vivere con chi si vuole”

CERVETERI – In Italia l’omosessualità non per tutti è una cosa normale. Il fatto che due persone dello stesso sesso provino piacere a stare insieme e a volersi bene, per molte persone è una cosa grave, contro natura. C’è gente che pensa che l’omosessualità sia una malattia, perché il concetto di coppia deve essere inteso tra un uomo ed una donna. Per le donne amare persone dello stesso sesso è meno traumatico rispetto agli uomini: le ragazze lesbiche per la maggior parte non assumono atteggiamenti diversi da quelli che già hanno, quindi la gente che hanno attorno, non notando nulla di diverso, è meno critica nei loro confronti. Per un uomo, invece, essere omosessuale può diventare un vero e proprio incubo, perché un ragazzo gay talvolta assume atteggiamenti femminili e quindi viene riconosciuto diverso e spesso preso di mira. Inoltre tra uomini sovente per offendersi si usa la parola “gay” con tono di disprezzo. Questo modo di insultare le persone è diventata un’abitudine comune, e molta gente che l’adotta la usa per seguire la massa oppure per scherzo, non rendendosi conto dei danni che può provocare. Io penso che se l’omosessualità esiste sia una cosa più che normale, perché d’altronde l’ha generata la natura. Con tutti quelli che pensano che sia una malattia o assurdità del genere, non sono d’accordo, perché se due persone si trovano bene insieme non capisco il motivo per cui non possano frequentarsi. Riguardo il diritto del matrimonio tra gay sono favorevole perché tutti hanno il diritto di amarsi e di vivere con chi si vuole. Sull’adozione di figli però non sono molto d’accordo, non perché penso che gli omosessuali non siano in grado di educare dei figli, ma perché penso che per un bambino sia meglio avere una vera figura paterna ed un’altra materna come riferimenti. La penso così anche riguardo all’aiuto e ai consigli che un genitore di sesso diverso può dare al figlio: ad esempio per una ragazza che comincia ad entrare nell’età adolescenziale e comincia ad avere i primi problemi femminili, penso sia più semplice e meno imbarazzante confrontarsi con una persona del suo stesso sesso che con una del sesso opposto. Si può anche correre il rischio che un bambino, vedendo la sua famiglia diversa da quella degli altri, si possa sentire a disagio ed escluso dai suoi coetanei, per questo penso che sia meglio che gli omosessuali non adottino figli. Conosco una coppia di ragazze omosessuali; sono giovani e mi sono molto simpatiche. Non hanno mai fatto torti a nessuno, e se altri non mi avessero parlato del loro orientamento sentimentale io neanche ci avrei fatto caso. Voglio bene ad entrambe e stimo la loro diversità. C’è anche un ragazzo della mia età che non so se sia gay ma spesso assume atteggiamenti femminili. Avere un amico così è molto interessante e divertente, perché questo ragazzo, oltre ad essere intelligente, è anche molto simpatico.
In un concetto generale penso che la diversità sia un pregio e che gli omosessuali siano come gli etero, non danno fastidio e tra loro vivono in tranquillità, quindi basta con queste discriminazioni verso tutte le persone diverse da sé stessi.

Agnese Musto – classe III^ S Scuola media statale “Don Milani” di Cerveteri