“Se c’è un debito vogliamo conoscere colpe e responsabilità”

comune4CIVITAVECCHIA – Se le affermazioni del sindaco Tidei si rivelassero vere, si ipotizzerebbe un dissesto finanziario, tra bilancio del comune e delle partecipate, intorno ai 30 milioni di euro.
Pochè da parte dell’opposizione non si è levata nessuna voce a smentire, presumo che si tratti di cifre vere.
Questo significherebbe per i cittadini e per le imprese di Civitavecchia, un vero e proprio macigno sullo sviluppo economico di questa città; dobbiamo renderci conto che per i prossimi anni verranno meno servizi sociali,verranno aumentate tasse, e ci sarà scarsità di investimenti per lo sviluppo.
Ovviamente una situazione tremenda per giovani pensionati e lavoratori.
Ora bisogna chiedersi, sempreché le cifre vengano confermate; si è trattato di uno spregiudicato uso delle risorse economiche, si è trattato di semplici incapacità,o come spesso avviene,nelle grandi tragedie (e si tratta di una tragedia) un ruolo importante in negativo lo svolge l’inadeguatezza politica di chi riveste rilevanti posizioni pubbliche.
Ma una risposta ai cittadini alle aziende deve essere data; non ci si può limitare alle doglianze.
I cittadini hanno la possibilità di un giudizio politico con il voto; e hanno mandato a casa la vecchia amministrazione.
Ma qui, mi sembra che si parli di mancati versamenti erariali, di mancati versamenti contributivi, di uno sfascio vero e proprio, su cui sarebbe necessario specificare le responsabilità:manageriali, politiche amministrative; ricercarne le responsabilità a tutela di imprese e cittadini, su cui sarà riversato il recupero del debito.
Civiltà e coscienza civica vorrebbero regole da rispettare.
Sarebbe bello se invece di limitarsi al lamento, ci si dicesse di chi sono le colpe e le responsabilità: politiche e penali.
Altrimenti come al solito, la politica verrebbe vista e ridotta ad una dimensione di puro potere, nuda autorità, appropriazione di risorse pubbliche; la politica non come interesse pubblico, ma affare privato, utilizzata a proprio piacimento e proprio scopo da cialtroni politicanti, e da manager alle vongole.
Non mi pare di chiedere molto, né mi sembra una idea giacobina di trasparenza, ma una attenzione a giovani, aziende, che sono le vittime di questa situazione; ma Civitavecchia la categoria delle vittime, spesso è la più trascurata.

Tullio Nunzi