“Fermiamo Cupinoro, per sempre”

CERVETERI – Grande giorno per Cerveteri. il trionfo della cultura. Un importante reperto torna a casa, anche se per poco tempo, grazie al Ministro dei Beni Culturali Franceschini ed al Presidente della Regione Lazio Zingaretti. Ed è proprio ai due massimi rappresentanti delle istituzioni che ci rivolgiamo.
Fermiamo Cupinoro: è l’appello.
Sostenere la cultura, il turismo e l’economia che ne deriva è un gesto quasi in controtendenza in questo paese ed è quello che la sovraintendenza del MIBACT ha fatto già per la questione di Cupinoro. Come si può promuovere la cultura senza impedire il disastro ambientale imminente?
Il futuro dei nostri territori e la nostra salute sono in pericolo. Non si può ignorare adesso questo problema solo perché l’attuale governo è cieco e non vede la minaccia gravissima che si nasconde dietro il polo industriale di Cupinoro. Se da una parte questo Ministero si oppone allo scempio del nostro territorio invocando il rispetto dei vincoli esistenti, dall’altra si continua a fare finta di niente e si promuovano iniziative, seppur lodevoli e doverose, che rischiano di vanificarsi se questo territorio dovesse diventare l’immondezzaio del Lazio. Come possono coesistere un sito UNESCO ed un polo della “monnezza”?
Attraverso il movimento Fermiamo Cupinoro chiediamo a gran voce, ancora una volta, in attesa della discussione dei ricorsi depositati al TAR del Lazio, che il Ministro Franceschini sostenga la posizione assunta in sede di Conferenza dei Servizi dalla Direzione della Sovrintendenza impugnando il rinnovo dell’AIA pubblicato dalla Regione Lazio.
Al presidente Zingaretti chiediamo una forte assunzione di responsabilità e lo invitiamo a ritirare il rinnovo dell’AIA di Cupinoro, così come fatto per la VIA, a riconoscere i vincoli esistenti e ad adoperarsi per predisporre con gli organi tecnici competenti un programma di monitoraggio su tutte le matrici ambientali afferenti all’area della discarica di Cupinoro. Questo significherebbe dare un segno evidente che si ha una visione del futuro basata esclusivamente sulle buone pratiche sostenibili che prescindono dagli ecomostri che si vogliono realizzare a Cupinoro.
E’ impensabile sanare una situazione così compromessa realizzando un’industria dei rifiuti ancora più impattante e devastante. Senza questo impegno l’immagine del vaso di Eufronio rischia di essere seppellita da una nuova montagna di immondizia.
Inoltre è inaccettabile che in questo paese, si continui a togliere la libertà ai cittadini, di manifestare civilmente e pacificamente. Oggi infatti, alla conferenza stampa indetta per celebrare il ritorno del reperto, è stato impedito ad alcuni cittadini di esporre uno striscione di protesta contro Cupinoro.
Ci vogliono allontanare dalla verità che però è lì, sotto i nostri occhi, sepolta da 80 metri di “monnezza” e per la quale continueremo a gridare in tutte le sedi giudiziarie e di piazza: Fermiamo Cupinoro…per sempre.

Comitato Fermiamo Cupinoro