“Con la cultura non si mangia ma con un bel palazzo sì”

via bramanteCIVITAVECCHIA – Al sindaco Moscherini piace molto la musica, il teatro e la danza. Tutto ciò depone senz’altro a suo favore infatti è un uomo sensibile e di cultura ma…. il sindaco non ama in particolare la musica che si suona all’Unione Musicale S. Cecilia di via Bramante.
Ognuno ha i suoi gusti infatti… al Moscherini piace fare grancassa (oh scusate cassa) mettendo in vendita la scuola e mandare a suonare chissà dove (Villaggio del fanciullo? O forse per strada?) 150 persone tra allievi e insegnanti. Io non voglio fare solo della facile ironia, io voglio denunciare l’ennesimo atto di prepotenza e arroganza che noi cittadini subiamo. Il comune mette in vendita i suoi immobili per risolvere i problemi di bilancio; ma perché vendere proprio l’immobile di via Bramante? Non è più opportuno mettere in vendita prima gli immobili vuoti? A quanto ammonta, per lei signor sindaco, il valore sociale, educativo e umano di una scuola di musica che opera sul territorio da più di trenta anni? Per me ha un valore assoluto che non può essere messo in relazione con nessun altro interesse economico. Le soluzioni che lei ci ha prospettato sono contraddittorie e difficili da realizzare e lei lo sa. Quanto verrebbe a costare ristrutturare parte del Villaggio del Fanciullo? Chi paga questo costo? Inoltre, anche l’ubicazione è importante, come lei ha giustamente sottolineato parlando della Cittadella della Danza, che secondo i suoi progetti sorgerà vicino alla stazione ferroviaria per permettere di raggiungerla facilmente anche a chi vive fuori città. Questo non vale per l’Unione Musicale che (per ironia della sorte?) già si trova ubicata vicino alla stazione. E’ meglio confinarla al Villaggio del Fanciullo, come ha proposto lei, mettendo a disposizione degli allievi addirittura un pullman per raggiungerla. Dimenticavo …chi paga questo servizio? Vorrei ricordare che in questa città c’è già un luogo che si chiama Cittadella della Musica; questo nome è già tutto un programma, ma abbiamo capito che è bandito all’Unione Musicale S. Cecilia e non capisco perché. Ce lo può spiegare meglio per favore? Forse là si suona una musica più dolce per le sue orecchie? Legalmente è tutto ineccepibile, purtroppo il 30 dicembre 2011 scade il contratto in comodato d’uso gratuito che non verrà, ovviamente, rinnovato. Dirò ai miei figli, che frequentano la scuola e a tutti i ragazzi interessati alla musica, che in questa città non ci sarà mai posto né per un conservatorio musicale e né per una scuola qualificata, perché con la cultura non si mangia ma con un bel palazzo si.

Paola Cappelloni