Se ne va un grande dello sport cittadino, addio a Raul Di Gennaro

raul di gennaroCIVITAVECCHIA – Se ne va un grande civitavecchiese, un autentico Uomo di sport. Raul Di Gennaro si è infatti spento quest’oggi all’età di 93 anni. Vice Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, Di Gennaro, reduce di guerra e sopravvissuto nel 1942 alla tragica battaglia di El Alamein durante la Seconda guerra mondiale, che segnò la disfatta dell’esercito italiano in Africa, è stato il fondatore ed il primo presidente, nel 1950, della Snc e per 40 anni tra i protagonisti del nuoto e della pallanuoto civitavecchiese. E’ stato insignito nel 1990 della Stella d’argento al merito sportivo dal Coni che successivamente, nel 1998, lo ha premiato anche con la Stella d’oro. Ha ricoperto anche per un ventennio il ruolo di Fiduciario zonale Coni.
Grande commozione e forte cordoglio nel mondo sportivo cittadino per la sua scomparsa. Il Fiduciario Coni di Civitavecchia di Pierluigi Risi lo ricorda così: “La figura di Raul è entrata di diritto nella storia civitavecchiese e personaggi del suo calibro rappresentano le figure che dovrebbero essere di riferimento per le nuove generazioni. Un uomo dai saldi principi, che ha vissuto l’orrore della guerra dalla quale ha tratto insegnamenti che ha messo a servizio della collettività, comprendendo prima di tutti quanto fosse importante lo sport nell’educazione e nella crescita dei giovani. Un concetto questo terribilmente attuale e che chiama le istituzioni a far leva ancora su personaggi come Raul Di Gennaro, che hanno senza dubbio recitato un ruolo di primo piano nella vita sociale oltre che sportiva”.
Particolarmente significative le parole pronunciate il 4 novembre del 2002 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al termine di un incontro con i reduci di El Alamein in cui proprio Di Gennaro consegnò nelle sue mani la bandiera dei reparti che presero parte a quella battaglia. “Dentro il sacrario italiano di El Alamein – le parole di Ciampi – dove riposano oltre 4000 giovani, miei compagni d’armi, nel 1942 anch’io portavo l’uniforme, ho provato una delle emozioni più forti da quando sono Presidente della Repubblica. E’ stato quando la Medaglia d’Argento al Valore Militare, Raul Di Gennaro, mi ha consegnato la bandiera dei reparti che hanno partecipato a quella battaglia. Tenendo ambedue stretto quel tricolore, abbiamo cantato insieme l’inno di Mameli. Sono stati attimi di intensa commozione”.