I Pirati più forti dell’Arezzo e dei riflettori

hockey piratiCIVITAVECCHIA – Surreale. Questo l’aggettivo adatto a descrivere l’andata dei quarti di coppa Italia fra Pirati Royal Bus e Lions Arezzo, vinta poi dai padroni di casa per 6-2, dopo numerose peripezie. Già nel riscaldamento, poco prima di iniziare il match, saltano le luci all’impianto di Via Tito, cosa mai successa nelle precedenti partite che i civitavecchiesi hanno disputato nei precedenti tre anni di A1 di emigrazione romana. Il match inizia con le due squadre al completo, pronte a darsi battaglia e come sempre fra Pirati e Lions è una sfida dura, corretta ed entusiasmante, dove nessuno si risparmia e dove i portieri fanno da protagonisti. Nei primi minuti occasioni ghiotte da ambo le parti, a passare in vantaggio sono i Pirati con Ottino, che bagna l’esordio con il gol, ottimamente servito da Campbell. La risposta degli aretini non si fa attendere e Nathigal Stefan sigla il pareggio in powerplay. Ma è ancora Campbell a caricarsi la squadra sulle spalle, siglando un eurogol in tuffo che manda in visibilio il numeroso pubblico presente, nonostante la distanza che separa Roma da Civitavecchia. La luce intanto continua a saltare, gli arbitri pretendono come da regolamento nessuna zona d’ombra in campo ma il generatore non regge a lungo con tutte le lampade accese. Si arriva fino all’intervallo, ma ogni volta che la luce si spenge (30-40 minuti) sono necessari 15 minuti affinchè le lampade si raffreddino e riaccendano di nuovo.
Il secondo tempo si apre con i Pirati che allungano di nuovo, grazie a Simunek in powerplay, e l’Arezzo che risponde con ancora Nathigal Stefan. Qui i Lions hanno una ghiotta chance: 1 minuto di doppia superiorità e un altro completo powerplay, ma Franko e la difesa si superano e il vantaggio viene mantenuto, fino al nuovo gol di Campbell che consente ai Royal Bus di allungare fino al 4-2. Gli ospiti perdono tempo nella speranza di vincere a tavolino, si presentano tardi agli ingaggi, chiedono tutti i timeout e all’ennesimo blackout gli arbitri assegnano la sconfitta a tavolino, mandando le squadre negli spogliatoi. Ma a una richiesta di controllo del regolamento da parte dei dirigenti civitavecchiesi gli arbitri si avvedono del maggiore tempo a disposizione in caso di guasti elettrici, e così avviene l’incredibile, con le squadre richiamate in campo dagli spogliatoi. L’Arezzo era già sotto la doccia a festeggiare, umore opposto per i Pirati che si svegliano da un incubo, smettono d’imprecare e tornano in campo. Gli ultimi dieci minuti sono un monopolio dei gialloblu, che fissano il risultato sul 6-2 grazie alle reti ancora di Campbell e di Simunek. In vista della gara di ritorno la differenza reti è un’eredità importante. Probabile il ricorso dei toscani, i civitavecchiesi possono consolarsi per aver giocato una partita che volevano fortemente vincere.
“Siamo contenti per aver potuto giocare sul campo una partita che volevamo fortemente disputare – il commento di coach Bendula – Perdere a tavolino sarebbe stata una beffa, nello sport ci sta di uscire sconfitti sul campo di fronte a un avversario migliore, ma allenarsi duramente e poi non avere modo di dimostrare ciò che si vale sarebbe stato un vero peccato. Siamo stati bravi a mantenere la concentrazione nonostante il caos in pista, dobbiamo migliorare specie nella fase difensiva ma per come si era messa la situazione siamo più che contenti. Quattro gol di vantaggio sono importanti, andremo ad Arezzo per strappare il pass alle semifinali”.