Francesca Della Rosa sbaraglia il campo all’Open internazionale di Grado

francesca della rosaCIVITAVECCHIA – Si è concluso con un grande successo di partecipazione il 26° Open Internazionale di Grado Fijlkam Coni svoltosi nella cittadina in provincia di Gorizia.  Ben 1106 i partecipanti tra atleti di kata e quelli di kumite, facendo oltrepassare, nell’arco dell’intera manifestazione, la soglia delle oltre 2000 presenze. Nel kumite il successo è andato alla rappresentativa della Campania (punti 386) che si è imposta su quella Laziale (punti 244), mentre nel kata il Lazio ha ottenuto il primo posto davanti all’Asd Centro Karate Riccione. Da sottolineare anche l’alto livello tecnico della gara, impreziosito nel kumite dalla presenza, per la prima volta, dalla Rappresentativa della Cina, che si è ben comportata schierando in campo atleti di notevolissimo spessore agonistico, molti dei quali si sono resi artefici di incontri di finale all’insegna dello spettacolo. Presente alla manifestazione anche una rappresentativa della Mabuni Club di Civitavecchia, accompagnata dall’Istruttrice Stefania Iacobelli, composta da Francesca Della Rosa (nella foto), Luca Di Pinto, Eleonora Topino, Patrizio Antonini, Patrizio Geraci, Emanuele Dejana, Alessio Magazzeni, Federica Oliviero e Matteo Castagnari.
Strepitosa la prova di Francesca Della Rosa che sbaragliava il campo nella categoria 61 kg seniores, superando prima una nazionale cinese, poi la campionessa italiana in carica e infine una rappresentante del gruppo sportivo Fiamme Oro, conquistando un meritatissimo oro. L’unico conquistato dalle atlete italiane superate in tutte le altre categorie dalle karateke cinesi.
La prova corale della Mabuni veniva poi impreziosita dal quinto posto della esordiente Federica Oliviero nella categoria Esordienti A, in cui perdeva per un soffio l’accesso alla finale, e da quello di Emanuele Deiana nella categoria 15-16 anni, escluso dalla lotta per il pdio a causa di un colpo proibito ad un avversario. Buona anche la prova di Patrizio Geraci e Luca Di Pinto, per quanto un po’ penalizzati da alcune discutibili scelte arbitrali, così come quella di Patrizio Antonini che, nella prova del kata, superava l’azzurro Torre, già campione italiano, perdendo successivamente con un atleta della nazionale croata. Sfortunata invece la prestazione di Topino, Magazzeini e Castagnari sebbene la prova collettiva della squadra lasciava ampiamente soddisfatta al termine della manifestazione il tecnico Iacobelli.