ROMA, 24 febbraio 2018 – “Il chiarimento fornito da Acea in queste ultime ore rispetto il ricorso presentato al Tribunale delle Acque è piuttosto insignificante. Da Piazzale Ostiense ci fanno sapere che l’impugnazione del provvedimento regionale è un passaggio meramente tecnico che non prevede alcuna volontà di riprendere le captazioni. Se così fosse perché nel ricorso presentato al Tribunale delle Acque, Acea chiede la sospensione dei provvedimenti adottati dal Presidente Zingaretti? Ma a Piazzale Ostiense lo sanno o no che la determinazione regionale, oltre a imporre lo stop dei prelievi, li obbligava a considerare Bracciano come una semplice riserva idrica? Le cose sono due: o in Acea, tra il lusco e il brusco della campagna elettorale, hanno tentato un ultimo colpo di reni per salvaguardare i loro proventi, oppure non hanno prontezza di quanto sostenuto dal provvedimento regionale. Considerate le assunzioni a chiamata diretta promosse con forza in questi ultimi mesi dalla società con maggioranza grillina e considerata l’incompetenza dimostrata in questi anni dalla pletorica struttura a cinquestelle, la seconda ipotesi non sembra poi troppo campata in aria”. Lo ha detto il deputato Dem, Emiliano Minnucci, commentando la nota di Acea Ato2 sulle motivazione del ricorso presentato al Tribunale delle Acqua per bloccare la determinazione della Regione Lazio sul Lago di Bracciano.
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