Il dimagrimento con il supporto di apparecchiature estetiche evita il decadimento tessutale. Quando con una dieta si perdono dai 10 chili in poi, oltre all’attività fisica è necessario effettuare un numero di sedute di elettroscultura adeguate in quanto contrasta visibilmente l’edema e la mancanza di tono muscolare, sopratutto nelle zone come addome, glutei e interno coscia; anche se l’apparecchiatura agisce su tutta la superficie del corpo. Viene applicata su una tuta monouso bagnata con l’acqua o con sostanze apposite anticellulite o dimagranti; sopra vengono applicate delle fasce di carbonio con degli elettrodi dalla caviglia al sottoseno; attraverso una debole corrente continua nel sottocutaneo, che non supera i 3 centimetri, dà luogo ad una elettroforesi. I risultati sono un miglioramento della circolazione, una diminuzione del volume corporeo e del tono cutaneo, con conseguente miglioramento dell’elasticità cutanea. Il trattamento induce un piacevole senso di relax, non determina contrazioni né torsioni muscolari. La seduta è suddivisa in tre fasi: nella prima si effettua un linfodrenaggio, poi si passa all’elettrostimolazione e si termina con il trattamento drenante e l’elettrostimolazioni combinato; il tutto avviene in due fasi e la seduta ha la durata di 55 minuti. L’effetto è immediato: le gambe si sgonfiano a vista d’occhio, si perdono i centimetri nelle zone dove solo con la dieta non sarebbe possibile con una diminuzione dell’addome. Senza dubbio devo dire che l’elettroscultura funziona al meglio se supportata da una dieta sana e bilanciata; l’attività fisica associata all’apparecchiatura estetica permetterà di ottenere i risultati in tempi più brevi visibili e duraturi. Viene anche utilizzata su quei soggetti che non devono perdere chili ma solo liquidi in eccesso ottenendo un modellamento sopratutto utile a quelle donne che assumono la pillola anticoncezionale che crea la classica buccia d’arancia e ritenzione idrica.
Daniela Regna – Estetista
