Dopo più di un mese di rodaggio sono state presentate stamani, in conferenza stampa, le nuove modalità di validazione a distanza nell’ambito del Servizio Immuno Trasfusionale del San Paolo di Civitavecchia.
Il dottor Giuseppe Quintavalle, direttore dell’ASL Roma 4, ha dichiarato: “Molti mesi fa ci furono parecchie discussioni in merito al servizio trasfusionale: la ASL Roma F, oggi ASL Roma 4,era infatti diventata spoke del San Filippo Neri di Roma”. Difatti, nel 2014, il Centro Trasfusionale dell’Ospedale San Paolo aveva perso le proprie funzioni di hub, diventando un semplice centro di raccolta del sangue, sangue che non veniva più gestito direttamente dal San Paolo, ma dal San Filippo Neri di Roma. “Sono stati tantissimi i mesi in cui la direzione sanitaria ha lavorato con i tecnici del San Filippo Neri per arrivare alla situazione odierna”, ha continuato Quintavalle introducendo la nuova procedura. ”Infatti dallo scorso 6 Aprile è stata attivata la validazione a distanza. Il nuovo servizio prevede che le indagini trasfusionali vengano fatte in loco e il sangue venga stabilito tramite il sistema a distanza. Il cittadino non percepirà alcuna differenza rispetto a quando il nostro servizio era hub”.
Per evitare che il sangue debba percorrere gli 80 km che separano Roma da Civitavecchia, si è trovata questa soluzione, che permette una somministrazione del sangue più veloce, ma comunque gestita dal San Filippo Neri. Infatti un pool di tecnicidel San Paolo a Civitavecchia effettua le prove di compatibilità del sangue. Le prove possono essere seguite dai tecnici del San Filippo Neri tramite un monitor collegato fra i due ospedali, cosicché sia l’ospedale romano a stabilire quale sangue somministrare al paziente. Ora però il sangue è depositato a Civitavecchia e solamente gestito dal San Filippo Neri; questo permette al nostro ospedale di somministrare il sangue al paziente entro un’ora, evitando spostamenti molto lunghi, che metterebbero in crisi un paziente in emergenza. Il Dottor Giorgio Arena ha dichiarato infatti: “adesso abbiamo, oltre aotto unità di 0negativo per le emergenze,anche la disponibilità di circa 50 sacche di sangue vario”. Al centro trasfusionale lavorano due medici, un biologo e tre infermieri, ma ancora il centro non è attivo 24 ore su 24: durante la notte le prove di compatibilità vengono eseguiteal San Filippo Neri, ma si sta pensando di tornare operativi anche in notturna.
Il sistema di validazione a distanza è stato fortemente voluto da Dottor Lauro Sciannamea, che ha dichiarato: “Sono molto felice si essere riuscito, insieme col direttore generale della nostra ASL e tutti gli altri professionisti, a portare a termine un percorso che ci consente di utilizzare in maniera razionale tutte le nostre risorse, per dare la risposta migliore a chi ha necessità di sangue, soprattutto in condizioni di urgenza, ma anche per gli interventi programmati. Civitavecchia è uno spoke un po’ lontano dall’hub e la soluzione trovata ci permette di risparmiare una notevole quantità di tempo.”
“I lavori del nuovo centro definitivo per il servizio trasfusionale continuano” – ha concluso Quintavalle –“ma quello temporaneo ha già le caratteristiche di un centro definitivo e ha superato un grande numero di controlli”.