Ladispoli. 494 libri da eliminare nella Biblioteca comunale, la CGIL: “Perché?”

LADISPOLI – Fa discutere e suscita più di una perplessità la decisione della Giunta di Ladispoli di eliminare dalla Biblioteca comunale “Peppino Impastato” un totale di 494 libri. La motivazione riportata dalla delibera n° 73 del 10.5.2021 riportano la necessità di sdemanializzazione e scarto dei volumi, riportati poi in elenco allegato, in quanto “logori ed obsoleti, deteriorati, superati, inappropriati, scarsamente richiesti dall’utenza, privi di interesse sociale….”

“Dalla legenda riportata in calce all’elenco, tuttavia – afferma il Segretario della CGIL CdLT Civitavecchia Roma Nord, Diego Nunzi – si apprende che su un totale di 494 testi solo 12 non vengono citati per usura. Ora, pur comprendendo la volontà di evitare l’esposizione al pubblico di testi usurati o incompleti, che potremmo anche condividere, scorrendo l’elenco dei libri destinati al macero, saltano all’occhio testi ed autori che sono colonne portanti della storia e della letteratura. Per citarne alcuni: il diario di Anna Frank, Guerra e pace, di Tolstoj, il gattopardo, di Tommasi di Lampedusa, I miserabili, di Victor Hugo, Il vecchio e il mare, di Hemingway, ed altri degni della stessa attenzione, sia sul profilo storico che culturale. Scorrendo l’elenco si nota che alcuni dei testi risultano presenti in più copie tra quelli destinati al macero, la qual cosa non ci stupisce. Desta stupore, anzi, preoccupazione, l’assenza di indicazione, nello stesso elenco, di eventuali altre rimanenze degli stessi tra i testi rimanenti a disposizione dell’utenza della Biblioteca comunale Peppino Impastato. Siamo quindi a chiedere chiarimenti in merito, auspicando che, ed in tal senso rimaniamo in attesa di riscontro, testi di importanza storica e culturale come quelli sopra citati ed altri presenti in elenco sottoposto all’attenzione della Soprintendenza Archivistica e Bibliotecaria del Lazio, siano comunque presenti in copia a disposizione dell’utenza o, in caso contrario, il Comune si impegni ad acquistarne di nuovi in sostituzione dei volumi usurati. Certi che sia volontà condivisa, assicurare una corretta diffusione dei valori e degli aspetti culturali contenuti nei testi in narrativa, rimaniamo in attesa di celere cortese riscontro”.