Arriva il “Nido-famiglia”

CIVITAVECCHIA – “Lo scopo è quello di offrire una maggiore scelta all’utenza”, ha sottolineato Gioia Perrone, assessore all’Istruzione, durante la conferenza tenutasi presso l’aula Cutuli del comune svoltasi nella mattinata di oggi.
L’oggetto di quest’ultima informare la stampa dell’approvazione, avvenuta nel contesto del consiglio comunale di mercoledì 27 aprile, di una nuova tipologia di servizio all’infanzia non presente sul territorio chiamata “nido-famiglia”.
“Quest’ultimo – ha spiegato la Perrone – si rifà ad un modello tedesco chiamato ‘tage smutter’, nato nel Nord Europa e introdotto in Italia verso gli inizi degli anni 2000. Esso consiste nell’apertura di asili nido presso delle abitazioni in cui si instaura un rapporto molto più familiare tra l’educatrice e i bambini, il cui numero non può superare i 5 elementi per ogni educatrice. Quest’ultima, che deve avere un titolo di studio specifico o aver conseguito un attestato valido, può avviare il nido nella sua abitazione o in un altro locale di almeno venti metri quadri per garantire una migliore accoglienza e uno spazio sufficiente per tutte le attività riservate ai bambini. Il numero massimo di ore lavorative è pari a otto e se si superano le cinque ore può essere offerto il pasto, che a differenza dai nidi tradizionali, può essere portato da casa o cucinato in loco. Il tutto è volto alla creazione di un clima più ristretto e familiare, ragion per cui nel piano regionale è stata anche prevista la possibilità di ammettere a questi nidi i fratelli più grandi dei bambini già accolti, che non siano inseriti nelle liste di attesa delle scuole materne. Oltre a questo vantaggio per l’utenza, chiunque decida di avviare questo tipo di attività non sarà costretto ad investire cifre elevatissime, favorendo anche la possibilità che insorgano iniziative di questo genere in zone periferiche della città che attualmente non sono servite da strutture private o comunali. I nidi chiaramente verrano controllati ed eventualmente approvati dal comune e dalla ASL tenendo conto di tutti i requisiti richiesti anche agli asili tradizionali. Riteniamo che il progetto sia un successo in quanto, pur essendo previsto dalla Regione, tuttavia nel disegno non presenta delle caratterstiche specifiche, che noi abbiamo normato in sede comunale permettendone l’apertura immediata, seguendo le linee guida illustrate nella proposta originale vagliata a livello regionale”.
Al termine dell’esposizione del progetto, la relatrice ha poi informato la stampa di un altro successo che il Comune avrebbe raggiunto in ambito educativo, consistente dell’approvazione da parte della Regione del rifacimento del giardino dell’asilo comunale a Campo dell’Oro che presenta diverse problematiche strutturali: “Abbiamo ottenuto un contributo di 60.000 euro per la ricostruzione del giardino di viale Lombardia, che entro la fine di quest’anno verrà totalmente risistemato, cosicchè il nido comunale possa contare su delle strutture più sicure e adeguate per i bambini”.

Giordana Neri