Armi chimiche, Ghirga: ” Civitavecchia città martoriata dal punto di vista ambientale”

CIVITAVECCHIA – Dal Dott. Giovanni Ghirga riceviamo e pubblichiamo:

“Civitavecchia si trova al centro di una questione di grande importanza per la sicurezza nazionale e internazionale: la distruzione delle armi chimiche presenti sul territorio. L’Italia, come aderente alle convenzioni internazionali, ha preso l’impegno di distruggere tutte le armi chimiche, anche quelle di provenienza estera, entro il 2025.

Attualmente Civitavecchia ospita un Centro avanzato (CETIL) che raccoglie le armi chimiche trovate sul territorio. La struttura è estremamente tecnologica e conserva sostanze pericolose come proiettili al fosforo bianco, cloro, fosgene, iprite e acido cianidrico. È evidente che la loro presenza porta a rischi per la sicurezza civile, motivo per cui l’accelerazione del processo di smaltimento è fondamentale.

La scelta tecnica per la distruzione delle armi chimiche è caduta su un termo-ossidatore pirolitico. Questo metodo è stato scelto a causa delle proprietà chimiche variate delle armi, le quali richiedono metodi aggressivi di demolizione. Ad esempio, il fosforo bianco, il cloro, il fosgene, l’iprite e l’acido cianidrico hanno effetti diversi sul corpo umano e richiedono una distruzione completa.

Il termo-ossidatore pirolitico avviene mediante l’applicazione di calore e la presenza di un agente ossidante, solitamente ossigeno. Questo processo porta alla combustione del materiale e alla produzione di composti gassosi ossidati, o alla scissione dei legami chimici con la formazione di molecole più semplici in condizioni anossiche.

Non sappiamo dove questo termo-ossidatore pirolitico sarà costruito, noi speriamo che non lo sia in questa città ormai già da decenni e decenni martoriata da un punto di vista ambientale”