Al via il Comitato per il phase out dal carbone

CIVITAVECCHIA – Si è svolta la prima riunione per l’istituzione del Comitato di Coordinamento per la riconversione delle centrali a carbone di Cerano a brindisi e di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. In rappresentanza della città erano presenti il vicesindaco Magliani e l’assessore Serpa.

«Ho potuto partecipare oggi» ha dichiarato Magliani, «unitamente al collega Francesco Serpa, assessore al Bilancio e allo Sviluppo e Programmazione economica, alla prima riunione per l’istituzione del Comitato di coordinamento per la riconversione delle centrali a carbone di Brindisi e di Civitavecchia e delle rispettive aree industriali. Il confronto è stato molto proficuo e interessante. È emersa da subito una comunione d’intenti tra istituzioni, imprese e organizzazioni dei lavoratori, per dare un impulso concreto a quella che è ormai una scadenza ineludibile: il 31 dicembre 2025, termine ultimo per il phase out del carbone. L’Amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte mettendo a disposizione un’attività di pianificazione sulle aree di nostra competenza ai fini della riconversione del polo energetico e quindi del superamento della produzione di energia attraverso fonti fossili. È stata indicativa la menzione fatta sul progetto eolico off shore, la cui importanza è stata ribadita all’interno del tavolo e sappiamo che ci sono comunque progetti su fotovoltaico e batterie. Vogliamo comunque che ci sia un impulso più diretto, concreto e fattivo e riteniamo che da questo tavolo, già nel mese di settembre, dopo la fase istitutiva del Comitato, ci potranno essere le prime risposte rispetto alle esigenze del territorio. L’Amministrazione di Civitavecchia è pronta a fare la sua parte, anche perché il problema non riguardo soltanto l’aspetto occupazionale e quello imprenditoriale, ma interessa da vicino la tenuta dei conti dell’Amministrazione, perché dal phase out della centrale dipende anche il futuro dello stesso Comune di Civitavecchia. Vogliamo portare avanti una nuova linea di sviluppo secondo il principio della sostenibilità, uscendo definitivamente dalle fonti fossili e valorizzando quelle aree che hanno una vocazione industriale. Il fatto che la centrale di Torrevaldaliga occupi un’area relativamente piccola è un falso problema, perché comunque parliamo di circa centoventi ettari, all’interno dei quali, a nostro giudizio, si possono realizzare importanti investimenti che possono coinvolgere anche l’Autorità di Sistema Portuale. Siamo infatti convinti che ci saranno delle ricadute notevoli anche nello sviluppo della cantieristica e di tutte quelle attività che non solo possono funzionare da compensazione rispetto all’attuale sistema di produzione ma addirittura contribuire alla crescita dell’economia cittadina. Tutto questo potrà essere favorito anche dal completamento ormai certo della Civitavecchia-Orte, che porterà questi territori ad essere sempre più attrattivi rispetto al mercato. L’Amministrazione comunale sta valutando anche i propri terreni a vocazione industriale, che possono essere inseriti all’interno delle progettualità da mettere in campo nel settore. L’intervento dell’assessore Serpa ha avuto ad oggetto principalmente i conti dell’Ente nonché l’auspicio di uno sviluppo delle aziende e il tessuto sociale. A tal proposito» ha concluso Manuel Magliani, «abbiamo recepito di buon grado la possibilità di creare sottogruppi di lavoro che riguarderanno le singole esperienze di Civitavecchia e Brindisi con le loro peculiarità e caratteristiche»