“191 della Tirreno Power in mobilità: come difendono i diritti i sindacati?”

I lavoratori della centrale tirreno power di Civitavecchia riuniti in assemblea il giorno 4 giugno 2014:
vista la dichiarazione dell’azienda di voler avviare la procedura di mobilità per circa 191 esuberi a livello nazionale e che di questi gran parte sono stati individuati all’interno del impianto locale;

Consapevoli che ad oggi non sono stati previsti investimenti per il sito e che qualora ce ne fossero, i tempi di attuazione sarebbero comunque lunghi e con forti ripercussioni sul personale locale.

Rigettano con forza la proposta aziendale che ritengono carente in ogni suo aspetto e sicuramente non in grado di determinare il rilancio del gruppo nel uso complesso e in particolare per TVS , sito in cui i tagli al personale sono stati da sempre particolarmente pesanti.

Fortemente preoccupati delle ripercussioni che tali decisioni avranno sui lavoratori stessi e sull’economia cittadina, preoccupati altresì dalla leggerezza con cui alcune sigle sindacali seguono la vicenda e dell’atteggiamento troppo spesso sottomesso di alcuni amministratori comunali verso l’azienda.

Sollecitano fortemente le OO.SS. tutte, nell’operare unitariamente per la salvaguardia dei lavoratori, superando prese di posizioni politiche che non giovano alla situazione corrente.

Invitano le OO.SS. ad attivarsi unitariamente ed immediatamente verso gli organi ed i ministeri competenti pretendendo dalle stesse l’attuazione di quanto previsto al punto 6.6 dell’accordo del 30/04/2003 tra Comune di Civitavecchia ed ENEL S.P.A poi ribadito il 17/02/2004 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e come da impegno del Consiglio Comunale del 30/10/2013, coinvolgendo quindi con la massima urgenza tutti i soggetti interessati inclusa l’Autorità Portuale al fine di un tempestivo ricollocamento delle professionalità in esubero, comprese quelle esterne alla società ma che di conseguenza subiranno tali ridimensionamenti del personale