Napolitano a Civitavecchia per la Nave della Legalità

CIVITAVECCHIA – Anche quest’anno la “Nave della legalità” ha salpato da Civitavecchia. Per l’occasione sono accorsi da tutta Italia circa 1500 studenti, ed è stato principalmente rivolto a loro l’accorato discorso del Presidente Napolitano. Con la voce rotta dalla commozione, la prima carica dello Stato ha più volte ribadito il concetto che i giovani sono la chiave di volta per sconfiggere l’illegalità e le mafie. Alla speranza Napolitano affianca il ricordo, quello triste e doloroso delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. La strategia del terrore ha fallito, spiega il Presidente, ma le mafie hanno trovato e troveranno nuove strade per imporsi.  Però non avranno vita facile. Infatti, secondo Napolitano, i giovani durante la loro formazione hanno sviluppato un forte  amore per la democrazia: questa sarà l’arma che neutralizzerà la criminalità organizzata. Il discorso del Presidente è stato accompagnato da numerosi applausi concordi. Con lui era presente anche il Presidente del Senato Grasso,  che si è detto entusiasta della presenza di Napolitano a un evento così importante, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, il presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e il procuratore Franco Roberti.  Oltre i discorsi, non sono poi mancati i festeggiamenti che hanno dimostrato quando Civitavecchia sia stata entusiasta di accogliere un evento di tale portata: si è tenuta infatti una piccola rappresentazione del laboratorio teatrale del Marconi e l’esibizione del “Coro bimbi città di Civitavecchia”. Entusiasti sono sembrati anche gli otto studenti civitavecchiesi del Liceo Galilei che, accompagnati dalla prof. Clelia di Liello, seguiranno a bordo il tragitto della nave fino alla città di Palermo. L’evento, organizzato alla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone insieme al MIUR, ha proprio la finalità far crescere i giovani nella cultura della legalità. “E’ importante che i ragazzi non dimentichino la storia e che abbiano sempre davanti agli occhi buoni esempi da seguire – dichiara Giacomo D’Arrigo, Direttore Generale Agenzia Nazionale per i Giovani – Uomini come Falcone, non solo insegnano cosa vuol dire lottare contro la mafia, ma sono esempi di cittadinanza attiva al servizio del territorio. Uomini che hanno servito lo Stato e fatto grande il Paese. Uomini a cui oggi più che mai è necessario ispirarsi.”