La pioggia non ferma la Processione e neanche la corsa su via Piave

CIVITAVECCHIA – Nonostante i vari problemi organizzativi dei giorni scorsi, alla fine la tradizionale processione del Cristo Morto ieri sera si è svolta senza particolari intoppi.

È stata una versione sicuramente più breve di quella degli anni passati, per motivi di sicurezza e per via di un maltempo che, con una pioggia intensa e continuata, ha dato davvero pochi scampoli di tregua a chi si è messo in marcia in questo Venerdì Santo. Ciò nonostante, non sono mancati i tanti momenti suggestivi che hanno sempre contraddistinto l’evento agli occhi dei cittadini.
Cittadini che, c’è da dire, hanno risposto in massa “presente” all’appuntamento, anche nonostante il maltempo, ora munendosi di ombrelli ed impermeabili, ora rifugiandosi nelle zone più riparate delle strade attraversate dal corteo.

Pochissimi schiamazzi e tanto silenzio, soprattutto nei momenti più intensi che il corteo – come sempre composto dalle due bande cittadine, dalle autorità locali laiche e religiose e da numerosi volontari – ha offerto ai civitavecchiesi. Su tutti, il sentitissimo passaggio dei penitenti, accolto da un rituale silenzio.

Il percorso di quest’anno aveva previsto, almeno sulla carta, di evitare il passaggio per la storica salita di via Piave e di passare per via Santa Fermina al posto di via Bruzzesi, ma il finale della processione ha riservato ai cittadini un graditissimo fuoriprogramma.

Partenza quindi per le 20:30 da via Trieste, con le statue già sistemate sulla strada dal tardo pomeriggio e coi partecipanti provenienti dal raduno in piazza Leandra. Successivamente, è stata la volta di via Stendhal, di corso Marconi e di Piazza V. Emanuele, per poi dirigersi verso largo Cavour, largo Plebiscito e corso Centocelle. Da qui, la processione del Cristo Morto è passata per via Buonarroti, via S. Fermina, viale G. Baccelli, largo D’Ardia e poi di nuovo a ritroso, da corso Centocelle a via Trieste, dove è giunta poco prima delle 22.

Proprio a questo punto è avvenuto l’attesissimo fuori programma, con i carri del Cristo Morto che hanno affrontato, uno ad uno, la tradizionale salita di Via Piave, nonostante nei giorni scorsi ne fosse stato escluso il passaggio per motivi di sicurezza. Tutto risolto, quindi, per l’ennesimo, intenso momento che ha dimostrato ancora tutta la vicinanza dei cittadini alla processione: in tantissimi, sotto una pioggia battente, assiepati in ogni angolo della strada ad incitare i concittadini per il loro ultimo sforzo.

Sono le 22:20 e in cima, all’arrivo a piazza Leandra, sotto la pioggia è tempo dei primi auguri di Buona Pasqua.

 

Patrizio Ruviglioni